Cacciatori-raccoglitori: differenze tra le versioni
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Con '''cacciatori-raccoglitori''', nelle [[scienze etnoantropologiche]], si indicano quelle popolazioni il cui sistema di [[alimentazione]] ed economico si basa sulla [[caccia]], [[pesca (attività)|pesca]] e sulla [[raccolta]]. Queste società non praticano alcuna forma di [[agricoltura]] o [[allevamento]], ma fanno leva unicamente sull'acquisizione e il prelievo di [[cibo]] dalla natura selvatica (sono perciò dette "'''società acquisitive'''").
Il sistema di "'''caccia e raccolta'''" fu l'unica forma di sostentamento degli uomini per 70.000 anni nel [[Paleolitico]]<ref>[[Yuval Noah Harari]],''[[Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità]]'', [[Bompiani]], 2014. ISBN 978-88-452-7590-6.</ref>. In virtù del processo di [[domesticazione]] delle piante e degli animali, con la [[rivoluzione neolitica]], l'uomo iniziò a praticare anche l'agricoltura e l'allevamento che
Ancora oggi resistono società di cacciatori-raccoglitori in territori dove la presenza delle società agricole o industriali non li ha ancora spinti (pacificamente o con la forza) ad abbandonare l'organizzazione originaria. Tra queste società figurano i [[Pigmei]] e i [[Boscimani]] africani, i [[Semang]] della Malesia, gli [[indios]] dell'Amazzonia.
In un report del 2009 vengono stimati ancora presenti nel mondo 410 milioni di raccoglitori di foresta o di savana, più almeno 100 milioni di piccoli pescatori<ref>https://www.etcgroup.org/content/who-will-feed-us</ref>.
Nell'ideologia del [[materialismo storico]], il sistema di caccia e raccolta costituisce la prima sottofase (fase selvaggia) del [[comunismo primitivo]].
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