Monumenti di Porto Torres: differenze tra le versioni

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Il municipio di Porto Torres nel proprio [[Piano urbanistico comunale|PUC]] elenca come edifici da tutelare svariate strutture sia di proprietà comunale che privata. Tali architetture sono il simbolo dello sviluppo urbano ed economico che la città ha subito nelle varie epoche fino a quella dello sviluppo industriale nel periodo del [[Miracolo economico italiano|miracolo economico]]. Di questi edifici, soprattutto quelli dislocati nell'[[Zona industriale di Porto Torres|area industriale]], non tutti sono riqualificati o quantomeno ristrutturati.
 
; [[Palazzo del Marchese di San Saturnino]]
: Palazzo neoclassico edificato da [[Giuseppe Cominotti]], lo stesso architetto della [[Chiesa della Beata Vergine della Consolata|B.V. della Consolata]]. Trattasi di un palazzo signorile di gran pregio sviluppato in due piani ed occupante un intero isolato dotato originariamentooriginariamente di un cortile privato, ora occupato quasi interamente da una serie di casolari tardo ottocenteschi. Nel [[1842]], quando Porto Torres divenne [[comune]] autonomo, venne scelto come sede istituzionale su iniziativa del dottor ''Giovanni Battista Vistoso'', consigliere comunale che in occasione delle prime elezioni regolari avvenute nel [[1849]] ebbe modo di diventare il primo sindaco eletto del neonato comune sardo.
; [[Museo del porto|Stazione ferroviaria "La Piccola"]] (1872)
: Esempio di architettura industriale dell'Ottocento, è nata come stazione ferroviaria ed in seguito riconvertita in museo.
;[[Scuola elementare Edmondo De Amicis|Scuola Elementare De Amicis]] (1912)
: Il più antico edificio scolastico della città ancora in funzione corrispondente a tutti i canoni architettonici delle scuole ottocentesche. Edificio di notevoli dimensioni in quanto designato per essere l'unico edificio scolastico di tutta la città (così fu dal [[1912]] fino agli anni cinquanta), si sviluppa su due piani ed è dotato di un grande cortile interno in quanto secondo le circolari scolastiche del periodo gli scolari dovevano fra le altre cose esercitarsi nelle tecniche agricole<ref>{{Cita web|url=https://monumentiaperti.com/it/monumenti/scuola-elementare-de-amicis/|titolo=Scuola Elementare De Amicis|autore=Marta Littera|sito=Monumenti Aperti|accesso=27 agosto 2020}}</ref>.
; [[Complesso industriale della Ferromin S.A.|ComplessoEx complesso industriale della Ferromin S.a.]]
: Eretto nei primi anni del Novecento, è stato per anni la spina dorsale dell'economia cittadina fino alla dissoluzione della stessa [[Ferromin S.A.]]. Situato in un altopiano che fino a quel momento era rimasto vergine, Si tratta di uno degli edifici industriali turritani più antichi ancora esistente<ref>{{Cita web|url=https://monumentiaperti.com/it/monumenti/fornaci-e-area-ferromin/|titolo=Fornaci e area Ferromin|autore=Marta Littera|sito=Monumenti Aperti|accesso=29 agosto 2020}}</ref>. Dopo la liquidazione della Società anonima Ferromin negli anni sessanta la proprietà originale venne smantellata e l'edificio principale venne acquistato da un imprenditore locale per farci una [[discoteca]], all'epoca molto in voga. Deceduto l'imprenditore la proprietà venne ceduta in eredità a più persone le quali non avviarono più alcuna attività lasciando il fabbricato novecentesco in stato di abbandono.
; [[Stazione di Porto Torres Marittima]] (1872)
: Edificio ottocentesco capolinea della [[Ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima|ferrovia Ozieri-Chilivani-Porto Torres Marittima]].
; Ex complesso industriale dell'Alba Cementi S.p.a. (1957)
: Monumentale cementificio in Via Amerigo Vespucci situato nel cuore della [[Zona industriale di Porto Torres|zona industriale della Marinella]]. Edificato completamente in cemento armato durante il [[Miracolo economico italiano|boom industriale]] dall'ingegner Messina<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=16877|titolo=RAI Sardegna; "La zona industriale di Porto Torres" a cura di Manlio Brigaglia}}</ref>, è un esempio di [[archeologia industriale]]. Chiuso dal [[1983]] dopo una serie di fallimenti e cambi di gestione (la più famosa quella della [[Cementir Holding|Cementir Holding S.p.A]]. che gli fa valere tuttora l'appellativo di "Ex-Cementir"), risulta da quella data mai più utilizzato. In grave stato di conservazione data la vicinanza al mare, solo nel [[2020]] il ''C.i.p. - Sassari'' è riuscito a riacquisirne la proprietà per iniziare i lavori di bonifica e messa in sicurezza<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/12/04/rilancio-area-industriale-p.torrescips-acquista-la-cementir_91767528-7ab6-46d5-85fc-af20b58c22dc.html|titolo=Rilancio area industriale P.Torres,Cips acquista la Cementir - Sardegna|sito=Agenzia ANSA|data=2020-12-04|lingua=it|accesso=2021-05-23}}</ref>.
; Ex complesso industriale della Ferriera sarda S.p.a. (1959)
: Immenso complesso industriale quasi completamente in cemento armato in Via Fratelli Vivaldi a ridosso del [[Zona industriale di Porto Torres|polo petrolchimico dell'Eni]]. Altro esempio storico dell'industrializzazione del nord Sardegna eretto dall'influente famiglia di imprenditori siderurgici dei Salis<ref name=":4">{{Cita web|url=https://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/1999/12/18/SK102.html|titolo="É salva la storica azienda siderurgica sassarese[...]" La Nuova Sardegna, 18/12/1999}}</ref>, occupa una superficie poco superiore ai 3 ettari. Rimasto in totale abbandono dal [[1979]] poiché chiuso improvvisamente a causa della grave crisi del settore di quegli anni, fino al [[2012]] (anno nel quale vennero effettuate operazioni di recupero materie prime smantellando i grossi macchinari al suo interno) era rimasto esattamente fermo ai tardi anni settanta. Attualmente si presenta come un edificio estremamente pericolante con un'alta concentrazione di [[Eternit]] al suo interno; condizione che nel corso degli ultimi vent'anni ha sempre soppresso sul nascere qualsiasi progetto di riqualifica.
; Ex consorzio agrario di Via Sassari
: Complesso simbolo dell'industria agricola della città. "''I Granai''", ovvero gli edifici storici dei [[Granaio|magazzini]], sono stati riconvertiti a [[centro commerciale]] nei primi anni duemila, mentre i restanti settori rimangono sostanzialmente in disuso.
; [[Cala d'Oliva|Borgo di Cala d'Oliva]]
: situatoSituato sull'isola dell'Asinara è l'insediamento storico dell'isola abbandonato dalla fine dell'Ottocento.
; [[Faro di Punta Scorno]] (1854)
: Situato all'Asinara è uno dei più antichi fari della Sardegna tuttora funzionante.