Etimologia: differenze tra le versioni

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Nel [[VII secolo]] d.C. [[Isidoro di Siviglia]] scrisse un trattato enciclopedico in venti volumi, intitolato ''Etymologiae''. Il testo, che fornisce l'etimologia delle parole e, prendendo spunto da queste, spazia su vari argomenti, fu usato per tutto il [[Medioevo]] e fino al [[XV secolo]], cioè al periodo dell'[[Umanesimo]].
 
Durante il Medioevo a [[Costantinopoli]] autori per lo più anonimi composero lessici che contenevano l'etimologia delle parole ivi trattate. Sono testi in greco, conosciuti spesso con nomi latini convenzionali: l<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Etymologicum Genuinum]]'' del [[IX secolo]], l<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Etymologicum Magnum]]'' del [[XII secolo]] e altri.
 
Va infine menzionata la ''[[Legenda Aurea]]'', che risale probabilmente al [[XIII secolo]] ed ebbe grande rinomanza al suo tempo. Questo testo racconta le vite dei [[santo|santi]], iniziando sempre con l'etimologia, spesso fantasiosa, del nome del santo.
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=== Tempi moderni ===
Nel [[Seicento]] i [[filologo|filologi]] (per es. l'olandese [[Marcus Zuerius van Boxhorn]]) notarono affinità tra le [[lingue indoeuropee]], gettando le basi per il [[metodo comparativo]], oggi lo strumento principe dell'etimologia: la ricostruzione della storia delle parole mediante analisi interne alla lingua interessata e mediante il confronto con altre lingue affini, contemporanee e no.
Compaiono in questo periodo veri e propri [[dizionario etimologico|dizionari etimologici]], come l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Etymologicum linguae Latinae'' dell'olandese [[Gerard Vossius]] ([[1662]]) e l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Etymologicon Linguae Anglicanae'' dell'inglese [[Stephen Skinner]] ([[1671]]).
 
Un'applicazione più matura del metodo comparativo si trova nel dizionario etimologico della lingua inglese, pubblicato da [[George William Lemon]] nel [[1783]]. Il titolo stesso illustra l'approccio utilizzato: ''A derivative dictionary of the English language: in two alphabets, tracing the etymology of those English words, that are derived I. From the Greek, and Latin languages; II. From the Saxon, and other Northern tongues'' (''Un dizionario derivativo della lingua inglese: in due alfabeti, tracciando l'etimologia di quelle parole inglesi che sono derivate I. dalle lingue greca e latina; II. dal sassone e da altre lingue nordiche'').
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Sono possibili '''errori di cronologia''': si suppone che una parola ''x'' sia derivata da una parola ''y''; allora bisogna dimostrare che ''y'' si trovi in attestazioni più antiche di ''x''. Se così non fosse, e troviamo attestazioni di ''x'' più antiche rispetto alle attestazioni di ''y'', l'ipotesi etimologica risulterebbe meno verosimile e dovremmo spiegare il perché ''y'' fosse considerata una parola colloquiale, quindi da evitare nello scritto. Se, poi, la differenza tra le attestazioni delle due parole risulterà notevole e non c'è alcuna spiegazione alla mancanza di attestazione di ''y'', allora l'ipotesi etimologica sarà considerata incoerente, quindi da scartare.
 
Un altro problema, invece, potrebbe essere l{{'}}'''attendibilità filologica di una o più occorrenze''', ovvero bisogna basare la propria ricostruzione sulle forme e significati che la parola esaminata ha realmente avuto. Quindi, per conoscere il '''significato''' di una parola, sarà importante basarsi direttamente sulla fonte, cioè l'edizione moderna del testo, da cui potremmo ricavare un'idea più dettagliata del suo significato. Per quanto riguarda la '''forma''', in casi estremi o per le edizioni anteriori al Novecento, si controlla ciascuna attestazione direttamente sul manoscritto o sulla stampa originale.
 
Successivamente, si deve analizzare che non ci siano '''incongruenze tra l'evoluzione ricostruita e la diffusione areale della parola'''. Se, infatti, la [http://www.treccani.it/vocabolario/trafila/ trafila] fonologica ipotizzata non sia plausibile con il territorio dove la parola si è diffusa, l'ipotesi rischia di crollare, a meno che non si dimostri che l'evoluzione della parola è stata filtrata dalle parlate limitrofe o la parola derivi direttamente dall'etimo.