Calendario romano: differenze tra le versioni

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Volendo fare un esempio, se la lettera per i giorni di mercato di un dato anno era stata la "'''H'''" e l'anno era di 355 giorni, l'ultimo giorno di mercato nell'anno era il 352-esimo e la lettera nundinale per il giorno di mercato dell'anno successivo diventava la "'''E'''"<ref>Completavano l'anno i giorni A, B, C; quindi nell'anno nuovo fino all'ottavo giorno vi erano i giorni A, B, C, D, E.</ref>.
 
Il ciclo nundinale scandiva la vita romana: il giorno di mercato era quello nel quale la gente di campagna andava in città per vendere i propri prodotti e la gente di città acquistava i viveri necessari per tirare avanti otto giorni, fino alle successive nundine. L'importanza(anche delse giornoin realtà le nundine non erano gli unici giorni di mercato ammessi). L'importanza delle nundine era tale che fu approvata una legge nel 287 a.C. (la ''Lex Hortensia'') che vietava i comizi e le elezioni in quel giorno, sebbene consentisse lo svolgimento delle cause., e questo perché i cittadini dalla campagna non fossero costretti a raggiungere appositamente l’Urbe per comporre le loro liti, ma lo potessero fare negli stessi giorni nei quali già venivano per il mercato.

Agli inizi del periodo repubblicano nacque la superstizione che portasse sfortuna cominciare l'anno con un giorno di mercato: il pontefice massimo, a cui spettava la gestione del calendario, adottava le opportune misure per evitare che ciò accadesse.
 
Poiché durante la Repubblica il ciclo nundinale era rigidamente di otto giorni, le informazioni sulle date dei giorni di mercato rappresentano uno degli strumenti più importanti in nostro possesso per determinare a quale giorno del calendario giuliano corrisponde un determinato giorno del calendario romano.