Sclaomir: differenze tra le versioni
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|titolo = [[Obodrita|Sovrano Obodrita]]
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}}
Nell'810, quando [[Drasco]] fu ucciso, Sclaomir, fratello di Drasco, fu posto alla guida della federazione
Nel 812 Sclaomir partecipò probabilmente a un'azione punitiva dell'esercito franco e degli alleati obodriti contro i [[Veleti]] che avevano effettuato un ennesimo tentativo di sottrarsi al giogo franco.<ref>''[http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00343.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00&zoom=0.75&leftTab=toc Chronicon Moissiacense] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171222052038/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00343.html?sortIndex=010:050:0001:010:00:00&zoom=0.75&leftTab=toc |data=22 dicembre 2017 }}'', p.309, "812''... Misit Karolus imperator tres scaras ad illos Sclavos, qui dicuntur Wilti. Unus exercitus eius venit cum eis super Abodritos, et duo venerunt obviam ei ad illa marchia...''</ref>
<ref>{{cita|Fritze|''Op. citata'', p. 154}}.</ref>
Dopo la morte di Carlo Magno nell'814, il rapporto di Sclaomir con il successore [[Ludovico il Pio]], non fu altrettanto proficuo. Infatti nell'816 Ludovico il Pio accolse una delegazione di obodriti<ref>{{cita|Annales regni Francorum|''Op. citata'', 816''"...legatos Abodritorum ... suscepit..."''|ArF}}.</ref> che chiedeva la sostituzione di Sclaomir con Ceadrag, figlio e naturale successore di Drasco.<ref>{{cita libro|titolo= Untersuchungen zur Geschichte des abodritischen Fürstentums bis zum Ende des 10. Jahrhunderts|autore= Bernhard Friedmann|editore= Duncker & Humblot, 1986|
Questa decisione di Ludovico contrariò profondamente Sclaomir, portandolo ad abbandonare di fatto l'alleanza con i Franchi e a cercare quella con i danesi, inviando una delegazione presso i successori di Gudfred e convincendoli a mandare un esercito in Sassonia oltre l'Elba. La flotta danese risalì l'Elba fino al castello di [[Esesfeld]] e devastò l'intera sponda del fiume [[Stör]]. Tuttavia il castello resistette all'attacco congiunto dei danesi-obodriti che furono quindi costretti a ritirarsi.<ref>{{cita|Annales regni Francorum|''Op. citata'', 817''"...usque ad Esesfeld castellum venit ... cum nostri fortiter restitissent, omissa castelli obpugnatione discesserunt..."''|ArF}}.</ref>
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