Cristo di nuovo in croce: differenze tra le versioni

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|titoloorig = Ο Χριστός ξανασταυρώνεται
|titolialt = La seconda crocifissione di Cristo
|titoloalfa = UltimaCristo tentazione,di L'nuovo in croce
|immagine =
|didascalia =
|annoorig = 1954
|annoita = 1955
|genere = Romanzo
|sottogenere = religioso, teologico, storico
|lingua = gr
|ambientazione = Likovrissi
|personaggi =
|protagonista = Manolis (pastore)
|coprotagonista = Pope Fotis
|antagonista = Pope Grigoris, Agha turco, Panayotaro
|altri_personaggi = Katrina, Michelis, Yannakos, Kostandis
|serie =
|preceduto =
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La storia è ambientata ai tempi della [[Guerra greco-turca (1919-1922)]]. A [[Likovrissi]], un villaggio della [[Grecia]] orientale, c'è l'usanza di mettere in scena ogni sette anni una rappresentazione della [[Passione di Cristo]] per animare la [[Settimana Santa]]. Nei giorni che precedono il [[Natale]], il [[pope]] Grigoris e gli altri cittadini scelgono chi interpreterà i vari ruoli: [[Gesù]] sarà interpretato dal pastore Manolis; Michelis, figlio del [[patriarca]] del posto Archon, sarà [[Giovanni Evangelista|San Giovanni]]; il violento Panayotaro avrà il ruolo di [[Giuda Iscariota]], e infine [[Maria Maddalena]] sarà Katerina, una giovane vedova che si prostituisce per sopravvivere. Da quel momento, le vite degli interpreti si intrecceranno indissolubilmente a quella dei personaggi a cui presteranno il volto.
 
Poco dopo la cerimonia, nel villaggio arrivano dei profughi provenienti da una città vicina, guidati dal pope Fotis, che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni a causa dell'avanzata dei turchi; costoro chiedono ospitalità e aiuto, ma Grigoris li scaccia malamente, insinuando che possano portare un'epidemia di [[colera]]. I profughi si rifugiano allora nelle grotte del monte Sarakina, nei pressi del villaggio; Manolis, Michelis e Katerina saranno i soli ad aiutarli, e più tardi convinceranno anche Yannakos e KonstantisKonstandis (interpreti a loro volta di [[san Pietro]] e dell'[[Giacomo maggiore|apostolo Giacomo]]) a unirsi a loro.
 
La presenza dei profughi causa grande scompiglio nel villaggio, e i cittadini cominciano a vedere di cattivo occhio i compaesani che li aiutano; Grigoris teme inoltre che Fotis, più saggio e carismatico di lui, prenda il suo posto come pope. Si rivolge così all'[[agha]], il governatore turco del distretto: questi, uomo dedito esclusivamente al lusso e alle perversioni, in un primo momento non prende alcun provvedimento. Nel frattempo Manolis, affascinato dagli insegnamenti di Fotis, decide di seguire le orme del Cristo: lascia la sua promessa sposa e abbraccia una vita di sacrifici e ascesi, cominciando inoltre a predicare la compassione e l'amore verso il prossimo. Un giorno difende pubblicamente i profughi e rimprovera agli abitanti del villaggio di aver voltato loro le spalle; Michelis decide allora di seguirlo, cosa che fa infuriare Archon: tra i due scoppia una lite in seguito alla quale il figlio uccide il padre, per poi devolvere tutte le sue ricchezze ai profughi prima di raggiungere Manolis.