Histoire de monsieur Jabot: differenze tra le versioni

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''''' La storia di monsieur Jabot''''' (''Histoire de monsieur Jabot'') è una «storia in immagini» di [[Rodolphe Töpffer]], precursore del [[fumetto]]. Fu disegnata e scritta nel 1831 e pubblicata nel 1833 (dalla casa editrice Autographié chez J. Freydig, a [[Ginevra]]).
 
==Trama==
''Histoire de Monsieur Jabot'', ispirata a ''[[Il borghese gentiluomo]]'', raffigura "una sorta di giullare sciocco e presuntuoso che, per entrare nel mondo dell'alta borghesia, ne scimmiotta goffamente i suoi modi"<ref>Groensteen T., Peeters B., 1994, Töpffer. L’invention de la bande dessinée, Paris, Hermann p. 83</ref>.
Il signor Jabot infatti è piccolo borghese che riesce a farsi invitare al gran ballo di Madame du Bocage. Durante il ballo chiede alla figlia della padrona di casa di poter ballare la quadriglia con lui, fingendosi un gran ballerino. Durante la fase finale nella quale le coppie si dispongono in fila indiana, il signor Jabot inciampa sul lungo abito della giovane, facendo cadere a domino tutti quelli che vengono immediatamente dietro. Da qui in poi a seguito di passi maldestri e vivaci discussioni con gentiluomini, Jabot conclude la serata felice di avere rimediato cinque questioni d’onore da risolvere il giorno dopo in cinque orari diversi interpretandolo come un esordio brillante all'alta società.
 
L’indomani i padrini e tutti i suoi avversari si accordano affiche ci si sfidi con la pistola e che le armi vengano caricate con palline di pane, tanto l’onore sarà egualmente salvato. Il tutto si conclude con una colazione e una bevuta riconciliatoria, durante la quale Jabot viene invitato ad una battuta di caccia. La notte alloggia in un hotel nella camera adiacente a quella della vedova Marchesa de Mirliflor. Preparandosi per andare a letto, la sua vestaglia da notte prende accidentalmente fuoco. Jabot comincia ad esclamare di sentire un certo calore, che scambia per una fiamma d'amore. Nella camera di fianco la marchesa, credendo di essere lei stessa l'oggetto del suo amore, sviene dopo aver sentito partire uno sparo partito accidentalmente durante il trambusto. La marchesa crede infatti che il vicino si sia suicidato a causa sua.
 
Jabot, una volta spente le fiamme, nel tentativo di far dissipare il fumo, apre tutte le finestre e le porte compresa quella intercomunicante con quella della marchesa e s’infila finalmente nel letto. Il fumo però fa starnutire la marchesa, la quale fa svegliare i cani da caccia di Jabot che trascinano il letto con dentro l'uomo nella camera della vedova. Jabot allarmato, nel tentativo di vestirsi al buio, stringe inavvertitamente l’orecchio del cagnolino della marchesa e indossa i mutandoni della donna. La vedova, pensando alla presenza di un ladro, invoca aiuto. Interviene l’albergatore, che scambiato esso stesso da Jabot per il malvivente, viene scaraventato fuori dalla finestra. L’indomani il malcapitato si rivolge al magistrato denunciando un ladro sconosciuto. Nel frattempo la marchesa scrive un biglietto di ringraziamenti e ammirazione a Jabot che, pensando anche ai futuri titoli nobiliari, le dichiara amore. I due si sposano.
 
==Genesi dell'opera e pubblicazione==