Marco Fodde: differenze tra le versioni

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Il sistema zonale digitale avviene in post produzione dull'immagine digitale ripresa direttamente in bianconero o sull'immagine a colori convertita in bianconero. Con la fotografia digitale in post produzione il sistema zonale "classico" si evolve e assume una valenza molto più speculativa. La principale differenza con il metodo tradizionale analogico sta nel fatto che la modifica delle zone avviene in post produzione sul file digitale. Tale file può essere sia su un originale in scala di grigi, sia su un originale a colori poi convertito con un software in bianconero.
Il sistema zonale digitale ha una valenza unica ed insostituibile: Decidere a posteriori, con ponderazione e senza paura di sbagliare il risultato avendo la possibilità di visualizzare a monitor ogni piccola variazione tonale. Un'estensione di questo sistema può anche essere applicato in maniera differenziata agendo solo su porzioni dell'immagine.<br>
Questo metodo in sinergia con altri stumentistrumenti disponibili da formato RAW e Livelli che coinvolgono anche la calibrazione della luminosità e del contrasto e la filtrazione di contrasto digitale, assumono conseguenze che permettono scelte tonali analogicamente impossibili con il sistema zonale analogico, per cui la tecnologia digitale del sistema zonale permette efficacia nella calibrazione dei grigi nelle immagini bianconero non solo nella ''semplice'' immagine, ma anche in porzioni di essa. Inoltre mentre quella analogica risente della tipologia del soggetto che deve essere assolutamente statico, quella digitale può operare su soggetti sia statici che dinamici visto che viene "lavorata" in post produzione<ref>{{cita web|url=https://www.nadir.it/tecnica/PELLICOLE_E_DIGITALE/index.htm|titolo=Pellicole e digitale in riferimento al Sistema Zonale di Ansel Adams|accesso=8 marzo 2020}}</ref>.
 
===Test sulla misurazione degli alogenuri d'argento sulle pellicole===
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(pubblicato a febbraio 2012 per le Edizioni Apogeo - Feltrinelli)<br>
 
In questo testo l'autore affronta argomenti specifici sulla "ripresa" e "sulla post-produzione" e termina con un capitolo inedito sulla stampa digitale delle immagini bianconero. Tecnica e creatività con molteplici esempi pratici che mirano a fornire gli stumentistrumenti necessari alla creazione della fotografia [[Fine Art]]. Si affrontano i temi legati all'elaborazione professionale delle immagini, le tecniche di sharpening cromatico<ref>«Sharpening cromatico - Il termine Sharpening significa acutizzazione o accentuazione. L'esaltazione della differenza nei margini perimetrali di due zone, con differente densità, determina il cosiddetto effetto bordo di analogica memoria con il risultato di una maggiore impressione di nitidezza (Cap. 9). Il termine Sharpening cromatico, apparentemente improprio, ha un significato molto diverso da quello suddetto in quanto riguarda esclusivamente la variazione cromatica di specifiche zone dell'immagine a colori, scelte dall'operatore, al fine di abbassarne o aumentarne saturazione o densità. Il vantaggio di questa tecnica è evidente: ottenuta la trasformazione del colore originario, la successiva conversione bianconero, in sinergia con una ponderata filtrazione di contrasto, fornirà, una corrispondente maggiore o minore densità di grigio. La difficoltà operativa consiste nel rendere esclusive le variazioni cromatiche ossia, circoscrivere gli interventi soltanto sul colore scelto lasciando invariate le altre tonalità.» - Estratto dal libro Fotografia Fine Art di Marco Fodde (Apogeo La Feltrinelli 2012)</ref><ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=y4iP6J-JnuYC&pg=PA148&lpg=PA148&dq=sharpening+cromatico&source=bl&ots=QuAlIRnI6n&sig=ACfU3U0MW2UpfErVYc5frHa_5ssCrD46eA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwib3cTUuIjoAhXEyaQKHalKAR4Q6AEwAnoECAkQAQ#v=onepage&q=sharpening%20cromatico&f=false|titolo=Sharpening cromatico in "Fotografia digitale Fine Art" pag. 148|accesso=8 marzo 2020}}</ref>fornendo gli strumenti per interpretare, esaltare o nascondere ogni piano che compone l'immagine fotografica.
 
* '''L'arte della fotoelaborazione digitale a colori'''