Palazzo Pedagaggi: differenze tra le versioni

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|indirizzo = Via Vittorio Emanuele II, 49
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'''Palazzo Pedagaggi''' a [[Catania]], sorge in [[Via Vittorio Emanuele II (Catania)|Via Vittorio Emanuele II]] ad est di [[Piazza Mario Cutelli]] occupando l'intero isolato fra queste e le vie Luigi Sorrentino e Pedagaggi, nel quartiere [[Civita (Catania)|Civita]].
 
== Storia ==
Fu edificato a partire dal [[1803]] dal barone di Pedagaggi su progetto dell'ingegnere [[Salvatore Zahra Buda]], mentre l'ingegnere [[Mario Musumeci]] si occupò di seguirne i lavori fino al completamento definitivo nel [[1809]]. Don Vincenzo Guttadauro, barone di Pedagaggi, aveva ricevuto in eredità dal padre, Don Enrico, I Principe di Emmanuel un'ala a sua scelta del vicino [[Palazzo Reburdone]] ma, venuto in conflitto col fratello Luigi, II principe di Emmanuel, scelse di costruirsi una sua casa indipendente. Morto senza figli nel [[1819]], il barone lasciò alla pronipote Eleonora Guttadauro tutti i suoi beni compreso il palazzo che passò, per il matrimonio di Eleonora, ai [[Paternò (famiglia)|Paternò Castello]] di [[Carcaci]] fino alla vendita nel [[1859]] al Barone Calì, la cui famiglia lo tenne fino al [[1889]] quando fu venduto al [[Banco di Sicilia]] per poi passare in parte all'[[Università degli Studi di Catania]] che vi ha installato il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali.
 
== Descrizione ==
Il progetto del palazzo prende ad esempio quella del Palazzo Reburdone, non tanto per i legami parentali fra i proprietari quanto per la struttura in sé, la più moderna in quel momento disponibile in città. Così l'architetto adegua le caratteristiche essenziali di Palazzo Reburdone (la serie portale-androne-corte-scalone-loggia in prospettiva e l'infilata di stanze col salone angolare in fondo) allo spazio più contenuto di Palazzo Pedagaggi. Al Piano nobile il salone principale, ora aula magna di Scienze Politiche, presenta le proporzioni del ''diapente'' cioè di 2/3, al posto del ''diapason'' del modello avito e viene affrescata dal trapanese [[Giuseppe Errante]] che si occupa anche delle tele delle sovrapporte, con scene mitologiche e monocromi.
 
== Bibliografia ==
* F. Restuccia e G. Palumbo. ''La "via della Civita" a Catania. Un'antologia degli artefici della ricostruzione della città dopo il terremoto del 1693''. Roma, Gangemi Editore, 1999. ISBN 88-7448-945-5
* M.C. Calabrese; G. Pagnano; L. Paladino. ''Palazzo Pedagaggi. Da "casa magnatizia" a Facoltà di scienze Politiche. Un edificio nella "civita" di Catania''. Catania, Giuseppe Maimone editore, 2005. ISBN 88-7751-234-2