Harlequinade: differenze tra le versioni

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[[File:WarnePantomine1890.jpg|miniatura| Una copertina del 1890 che mostra i personaggi delle Harlequinade]]
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La '''''Harlequinade''''' era un genere teatrale comico britannico, definito dall'''[[Oxford English Dictionary]]'' come "quella parte di una pantomima in cui Arlecchino e il Clown recitano le parti principali".
== Cinema ==
* '''''[[Harlequinade (film 1906)|Harlequinade]]''''' – film del 1906 diretto da [[Lewin Fitzhamon]]
* '''''[[Harlequinade (film 1908)|Harlequinade]]''''' – film del 1908 diretto da [[Arthur Melbourne Cooper]]
* '''''[[Harlequinade (film 1923)|Harlequinade]]''''' – film del 1923 diretto da [[A.E. Coleby]]
 
Si sviluppò in Inghilterra tra il XVII e la prima metà del XIX secolo. In origine era assimilabile a una variante [[slapstick]] dell'italiana [[Commedia dell'arte]], per poi evolvere in un genere autonomo e codificato. Gli stessi personaggi principali sono presi e trasposti dagli omologhi della Commedia dell'Arte, di cui conservano il nome (tradotto in inglese), una certa fedeltà al costume originario, e alcuni dei loro tratti peculiari, ma non tutti.
==Teatro==
 
* '''''[[Harlequinade (opera teatrale)|Harlequinade]]''''' – lavoro teatrale di [[Terence Rattigan]]
Le storie delle Harlequinade ruotano attorno a uno spunto comico che riguarda la vita di uno o tutti i suoi cinque personaggi principali: Harlequin (modellato sulla maschera di [[Arlecchino]]), che ama Columbine ([[Colombina]]); il padre avido e sciocco di Columbine, Pantaloon (da [[Pantalone]]), che cerca di separare gli amanti in combutta con il dispettoso personaggio del Clown; e il servitore, [[Pierrot]], che tipicamente coinvolge un poliziotto maldestro in caotiche scene di inseguimento.
* '''''[[Harlequinade (balletto)|Harlequinade]]''''' – balletto
 
Originariamente concepita come un [[Atto (teatro)|atto]] musicato con mimi impegnati in una danza stilizzata, la harlequinade non tardò a includere alcuni brevi dialoghi, ma rimase a lungo principalmente uno spettacolo visivo.
 
All'inizio della sua evoluzione si guadagnò una grande popolarità come spettacolo comico posto in chiusura di una serata di intrattenimento più lunga e "colta", incentrata su elementi operistici e balletti.
 
Di solito veniva introdotta tramite una elaborata e spettacolare trasformazione scenica, presieduta da una fata, che aveva il compito di far apparire l'harlequinade come il naturale proseguimento dello spettacolo in scena, trasformandone con la magia i personaggi in quelli tipici del genere, che ne prendevano dunque il posto per il finale.
 
Fra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, la harlequinade si ritagliò un ruolo sempre più importante all'interno della serata, e la scena della trasformazione dei personaggi veniva presentata e allestita con effetti scenici sempre più sofisticati.
 
Il genere perse popolarità verso la fine del XIX secolo e scomparve del tutto negli anni '30: le pantomime natalizie fanno sempre parte della tradizione teatrale della Gran Bretagna, ma senza le harlequinade in chiusura.
 
== Storia ==
 
=== Dal XVI al XVIII secolo ===
[[File:Richarlequin.jpg|destra|miniatura| John Rich nei panni di Harlequin, c. 1720]]
Durante il XVI secolo, la [[commedia dell'arte]] conobbe un enorme successo, e si diffuse dall'Italia in tutta Europa: già a partire dal XVII secolo gli adattamenti dei suoi personaggi erano familiari nelle commedie inglesi. <ref name="vanda">[http://www.vam.ac.uk/content/articles/e/early-pantomime/ "Early pantomime"], Victoria and Albert Museum, accessed 21 October 2011</ref> Nelle versioni inglesi, le harlequinade differivano per due importanti aspetti dall'originale della Commedia. In primo luogo, invece di essere un ladro scaltro, Arlecchino divenne la figura centrale e il protagonista romantico. In secondo luogo, i personaggi non parlavano; questo aspetto è probabilmente da ricondurre alla contemporanea diffusione a Londra di artisti del mimo francesi, in seguito alla messa al bando dei teatri senza licenza a Parigi. In seguito tuttavia, furono ammessi nelle harlequinade anche alcuni dialoghi. <ref>An 18th-century author wrote of [[David Garrick]]: "He formed a kind of harlequinade, very different from that which is seen at the Opéra Comique in Paris, where harlequin and all the characters speak." Davies, Thomas. ''Memoirs of the life of David Garrick'', New edition, 1780, I. x. 129, ''quoted'' in the ''[[Oxford English Dictionary]]''</ref>
 
Nei primi anni del XVIII secolo, gli "Italian night scenes" (traducibile con "Scenette notturne italiane") erano popolari spettacoli che ripresentavano canovacci della Commedia dell'Arte adattati a contesti e ambienti familiari londinesi. Da questi si svilupparono i canoni della harlequinade tradizionale, basata sui due amanti clandestini Arlecchino e Colombina braccati dallo sciocco padre della ragazza, Pantalone, e dai suoi comici servitori: <ref name="vanda">[http://www.vam.ac.uk/content/articles/e/early-pantomime/ "Early pantomime"], Victoria and Albert Museum, accessed 21 October 2011</ref> <ref>Smith, p. 228</ref> questo intreccio è rimasto sostanzialmente invariato per più di centocinquant'anni. <ref name="vanda" /> Nei primi due decenni del secolo, due teatri londinesi rivali, il Lincoln's Inn Fields Theatre e il [[Theatre Royal Drury Lane]], mettevano in cartellone pièce classiche, con elementi di opera e balletto, e chiudevano lo spettacolo con una "Scenetta notturna" comica. Nel 1716 John Weaver, il maestro di ballo al Drury Lane, presentò ''The Loves of Mars and Venus – a new Entertainment in Dancing after the manner of the Antient Pantomimes'' ("Gli amori di Marte e Venere - un nuovo spettacolo danzante alla maniera delle antiche pantomime"). <ref name="ox" /> Contestualmente, al Lincoln's Inn, John Rich si esibiva come Arlecchino in produzioni simili. <ref name="rich">Dircks, Phyllis T. [http://www.oxforddnb.com/view/printable/23486 "Rich, John (1692–1761)"], ''Oxford Dictionary of National Biography'', Oxford University Press, 2004; online edition, May 2011, accessed 21 October 2011</ref>
 
Lo storico del teatro David Mayer offrì una spiegazione dell'impiego dello slapstick, e della "scena di trasformazione":
{{quote|Rich gave his Harlequin the power to create stage magic in league with offstage craftsmen who operated trick scenery. Armed with a magic sword or bat (actually a [[slapstick]]), Rich's Harlequin treated his weapon as a wand, striking the scenery to sustain the illusion of changing the setting from one locale to another. Objects, too, were transformed by Harlequin's magic bat.<ref name=ox/>|}}
Le opere di Rich furono un successo e altri produttori, come [[David Garrick]], iniziarono a produrre le proprie pantomime. <ref name="Development">[http://www.its-behind-you.com/development.html "The Development of Pantomime"], Its-Behind-You.com, 25 February 2008, accessed 8 December 2012</ref> Per il resto del secolo questo modello persistette incontrastato nei teatri di Londra. Quando gli scrittori restarono a corto di trame mutuate dalla mitologia greca o romana per la prima parte dello spettacolo, attinsero alle storie della tradizione britannica, alla letteratura popolare e, nel 1800, alle fiabe. Ma qualunque fosse la storia allestita nella prima parte dello spettacolo, la harlequinade rimase sostanzialmente invariata.
 
=== XIX e XX secolo ===
All'inizio del XIX secolo, il popolare comico [[Joseph Grimaldi]] trasformò il ruolo di Clown da "un rustico tontolone alla star della pantomima metropolitana". <ref name="grimaldi">Moody, Jane. [http://www.oxforddnb.com/view/printable/11630 "Grimaldi, Joseph (1778–1837)"], ''Oxford Dictionary of National Biography'', Oxford University Press, 2004; online edition, January 2008, accessed 21 October 2011</ref> Due intuizioni, entrambi riconducibili a Grimaldi, cambiarono notevolmente i personaggi della pantomima: per ''Peter Wilkins: or Harlequin in the Flying World'' ("Peter Wilkins: o Arlecchino nel mondo volante"), furono introdotti nuovi costumi: Clown abbandonò il suo trasandato costume da servitore per uno sgargiante e colorato, <ref name="Wilkins">McConnell Stott, pp. 95–100</ref> e smpre lo stesso anno in ''Harlequin Amulet; or, The Magick of Mona'' ("Arlecchino Amuleto, o La magia di Mona") Harlequin virò decisamente verso un personaggio romantico sempre più tipizzato, lasciando la malizia e gli imbrogli al Clown di Grimaldi. <ref name="Stott109">McConnell Stott, p. 109</ref>
 
Il Clown si spendeva infatti in una serie di ruoli: dal corteggiatore rivale al cuoco di casa o all'infermiere. La popolarità di Grimaldi modificò l'equilibrio dell'intrattenimento serale, con la prima sezione, relativamente seria, che presto si ridusse a quello che Mayer chiama "poco più di un pretesto per determinare i personaggi che dovevano essere trasformati in quelli della harlequinade". Nel XIX secolo, le rappresentazioni teatrali duravano in genere quattro ore o più, con pantomima e harlequinade che concludevano la serata dopo un lungo dramma. <ref name="Crowther23">Crowther, Andrew. "Clown and Harlequin", ''W. S. Gilbert Society Journal'', vol. 3, issue 23, Summer 2008, pp. 710–12</ref> Le pantomime avevano doppi titoli, descrivendo le due storie non collegate come ''Little Miss Muffet and Little Boy Blue'', o ''Harlequin and Old Daddy Long-Legs''. <ref>"Theatre Royal, Haymarket", ''The Times'', 3 Feb 1862, p. 8</ref>
[[File:Amateur_Clubs_and_Actors-1-_154.jpg|sinistra|miniatura|350x350px| Illustrazione dell'Arlecchino ne ''I quaranta ladroni'' (1878), che mostra Swell, Pantaloon, Harlequin, Columbine (sopra di lui), Clown e poliziotto]]
Nella scena "magica" introdotta dallo "slapstick" di Arlecchino, una fata regina (o fata madrina) trasformava i personaggi della pantomima nei personaggi della harlequinade, che poi vi prendevano parte. <ref name="Crowther23">Crowther, Andrew. "Clown and Harlequin", ''W. S. Gilbert Society Journal'', vol. 3, issue 23, Summer 2008, pp. 710–12</ref> Per tutto il XIX secolo, man mano che i macchinari scenici e la tecnologia miglioravano, la trasformazione del set divenne sempre più spettacolare. Una volta completata la trasformazione, il Clown annunciava immancabilmente: "Eccoci di nuovo!". L'ambientazione era solitamente una scena di strada contenente diverse trappole da palcoscenico, porte e finestre ingannevoli in cui il Clown si tuffava o saltava per poi riapparire attraverso le botole. I numeri erano tipici del genere slapstick: rubava salsicce, polli e altri oggetti di scena che si infilava nelle tasche, dividendole poi ingiustamente con un ignaro complice. Un altro suo tipico trucco era ungere di burro la soglia di una macelleria per seminare gli inseguitori. Harlequin poteva usare la sua bacchetta magica o il bastone per trasformare un cane in un rotolo di salsicce, o un letto in un trogolo, per burlarsi della vittima addormentata. Il Clown si tuffava nel quadrante di un orologio, che apparentemente non aveva fori eccetera. <ref name="Development">[http://www.its-behind-you.com/development.html "The Development of Pantomime"], Its-Behind-You.com, 25 February 2008, accessed 8 December 2012</ref>
 
L'harlequinade perse popolarità a partire dal 1880, oscurata da genere quali il [[Music-hall|music hall]], il burlesque vittoriano, l'[[Opera comica|opera buffa]] e altri spettacoli comici che ormai dominavano i palcoscenici britannici. <ref name="Crowther23">Crowther, Andrew. "Clown and Harlequin", ''W. S. Gilbert Society Journal'', vol. 3, issue 23, Summer 2008, pp. 710–12</ref> Nella pantomima, le scene d'amore tra Harlequin e Columbine ormai si riducevano a brevi spettacoli di danze e acrobazie, l'inizio dello spettacolo tornò alla sua preminenza originale e alla fine del XIX secolo la harlequinade si era ridotta a un breve epilogo. Rimase ancora in voga per qualche decennio, ma alla fine scomparve completamente verso la metà del XX secolo. L'ultima di cui si abbia notizia certa fu eseguita al [[Lyceum Theatre]] nel 1939. <ref>[http://www.its-behind-you.com/development.html ''The Development of Pantomime'' (It's Behind You!)], accessed 3 January 2014</ref>
 
== Personaggi ==
[[File:ClownHarlequinPayne.jpg|destra|miniatura| I fratelli Payne come Clown e Arlecchino, c. 1875]]
I personaggi di una harlequinade consistevano nei seguenti cinque tipi di clown, oltre a personaggi di contorno come il poliziotto: <ref>Chaffee and Crick, p. 278</ref>
 
=== Harlequin ===
Harlequin (adattato da [[Arlecchino]]) è il comico e romantico protagonista maschile. È un servo, ed è l'innamorato di Columbine. La sua eterna allegria e la sua arguzia riescono puntualmente a salvarlo da situazioni difficili in cui il suo comportamento amorale immancabilmente lo conduce durante il corso della harlequinade. Tuttavia non serba mai rancore né cerca vendetta.
 
John Rich portò il personaggio a grande popolarità all'inizio del XVIII secolo e divenne il più famoso Harlequin in Inghilterra. <ref name="rich">Dircks, Phyllis T. [http://www.oxforddnb.com/view/printable/23486 "Rich, John (1692–1761)"], ''Oxford Dictionary of National Biography'', Oxford University Press, 2004; online edition, May 2011, accessed 21 October 2011</ref> Lo trasformò in un mago malizioso, facilmente in grado di sfuggire a Pantalone e ai suoi servi per corteggiare Columbine. Usava la sua mazza magica o "slapstick" per trasformare la scena dalla pantomima alla harlequinade e per cambiare magicamente le ambientazioni durante l'immancabile scena dell'inseguimento. <ref name="rich" />
 
Nel 1800, a Drury Lane, in ''Harlequin Amulet; o, La magia di Mona'', Arlecchino è stato modificato per diventare "romantico e volubile, invece che malizioso". <ref name="Stott109">McConnell Stott, p. 109</ref> Durante il XIX secolo, Arlecchino divenne un personaggio sempre più stilizzato che eseguiva determinate pose di danza. Più tardi nel secolo, Fred Payne e Harry Payne, conosciuti come i Payne Brothers, erano rispettivamente l'Arlecchino e il Clown più famosi del loro tempo. <ref>{{Cita libro|autore=Rees|nome=Terence|titolo=Thespis – A Gilbert & Sullivan Enigma|anno=1964|editore=Dillon's University Bookshop|città=London|p=16|OCLC=650490931}}</ref>
 
=== Columbine ===
Columbine (ispirata a [[Colombina]]) è una donna deliziosa, di cui Harlequin è invaghito. Diversamente dalla Commedia dell'Arte, dove Colombina appare alternativamente come la figlia o la serva di Pantalone, nella harlequinade inglese Pantaloon ne è sempre il padre o comunque il tutore. Il suo ruolo di solito ruota attorno al proprio romantico amore per Arlecchino, e il suo costume spesso include la cuffia e il grembiule tipici di una serva, ma (unica fra i personaggi) non una maschera.
 
=== Clown ===
[[File:Joseph_Grimaldi.jpg|destra|miniatura| [[Joseph Grimaldi|Grimaldi]] abbigliato e truccato da Clown, c. 1810]]
Originariamente concepito per osacolare le astuzie e l'abilità di Arlecchino, Clown era un buffone, uno stupido la cui stupidità aveva risvolti comici, solo vagamente riconducibile al vero e proprio giullare. Era un personaggio di classe inferiore, il servitore di Pantalone, vestito con abiti stracciati che ne rimarcavano l'umiltà. Nonostante le acrobazie e la buona volontà, Clown invariabilmente costituiva un ostacolo al padrone Pantaloon, nel suo frustrato tentativo di cogliere i due amanti sul fatto. Tuttavia nell'anno 1800 Giuseppe Grimaldi impresse una nuova direzione al personaggio: interpretò infatti il ruolo di Clown nella prestigiosa pantomima di Charles Dibdin ''Peter Wilkins: or Harlequin in the Flying World'' al [[Teatro Sadler's Wells|Sadler's Wells Theatre]]. <ref name="Wilkins">McConnell Stott, pp. 95–100</ref> <ref name="Neville6">Neville, pp. 6–7</ref> Per questa sontuosa produzione, Dibdin introdusse nuovi costumi. Il costume di Clown era "sgargiantemente colorato... decorato con grandi rombi e cerchi e frangiato con nappe e gorgiere", invece del consueto abito liso e trasandato del servitore che era stato usato per un secolo. Lo spettacolo fu un successo e il nuovo design dei costumi venne immediatamente replicato da altri interpreti in altre produzioni londinesi. <ref name="Wilkins" /> In seguito, lo stesso anno, al [[Theatre Royal Drury Lane|Theatre Royal, Drury Lane]], nel già citato ''Harlequin Amulet; or, The Magick of Mona'', lo stesso Harlequin subì una mutazione, diventando "romantico e volubile, invece che malizioso", il che di fatto cnsegnò al Clown di Grimaldi il ruolo di "agente indiscusso" del caos sulle scene. <ref name="Stott109">McConnell Stott, p. 109</ref> Clown assunse più rilevanza, incarnando il divertimento anarchico e puro, e non più semplicemente un servitore di Pantalone. Grimaldi contribuì a evolvere il personaggio nella figura centrale della Harlequinade. <ref name="grimaldi">Moody, Jane. [http://www.oxforddnb.com/view/printable/11630 "Grimaldi, Joseph (1778–1837)"], ''Oxford Dictionary of National Biography'', Oxford University Press, 2004; online edition, January 2008, accessed 21 October 2011</ref> Inventò battute, tormentoni e canzoni che furono riciclate e citate dai successivi interpreti di Clown per decenni dopo il suo ritiro nel 1828, e i Clown erano antonomasticamente noti come "Joey" per quattro generazioni dopo la sua scomparsa.
 
Clown divenne anche il perno nella citata scena della trasformazione, col tipico grido "Eccoci di nuovo!" che apriva ufficialmente la harlequinade.
 
Virò poi lentamente verso il ruolo del cattivo, giocando elaborati scherzi da cartone animato a poliziotti, soldati, commercianti e passanti, facendo cadere le persone con scivoli di burro e bullizzando i bambini, il tutto con l'assistenza del suo anziano complice, Pantaloon. <ref name="Crowther23">Crowther, Andrew. "Clown and Harlequin", ''W. S. Gilbert Society Journal'', vol. 3, issue 23, Summer 2008, pp. 710–12</ref> L'americano George Fox, popolarmente noto come GL Fox, si interessò alla pantomima e fece di Clown un personaggio popolare che intrecciava le sue disavventure con quelle di [[Humpty Dumpty]], in una serie di spettacolo che portò in tournée in Nord America durante la metà del XIX secolo. <ref>Fox, George L. ''An Autobiography'' (two volumes, Philadelphia, 1904)</ref>
 
=== Pantaloon ===
Nella Commedia dell'arte [[Pantalone]] era un subdolo e avido mercante di Venezia, regolarmente bersaglio o ingranaggio nelle trame di Arlecchino. Il costume di Pantalone di solito includeva un gilet e calzoni attillati rossi, pantofole, uno zucchetto, un grosso naso adunco e un pizzetto grigio sporco. Pantalone era abbastanza familiare al pubblico londinese perché [[William Shakespeare|Shakespeare]] si riferisse a lui all'inizio del XVII secolo come antonomasia dell'uomo anziano: "il Pantalone magro e con le pantofole". <ref>''[[As You Like It]]'', Act 2, scene 7</ref>
 
Nella Harlequinade inglese, Pantaloon è l'avido e anziano padre o tutore di Columbine, che cerca di "proteggere" dalle brame di Harlequin, con il cui acume non può tuttavia competere. Le buffonate del suo servitore Clown, inoltre, ostacolano o deviano la sua perpetua ricerca dei due amanti clandestini. Più tardi, Pantaloon divenne semplicemente l'assistente di Clown nelle irriverenti buffonate di quest'ultimo. <ref name="vanda">[http://www.vam.ac.uk/content/articles/e/early-pantomime/ "Early pantomime"], Victoria and Albert Museum, accessed 21 October 2011</ref> <ref name="Crowther23">Crowther, Andrew. "Clown and Harlequin", ''W. S. Gilbert Society Journal'', vol. 3, issue 23, Summer 2008, pp. 710–12</ref>
 
=== Pierrot ===
Pierrot (assimilabile a [[Pierrot]] o al suo predecessore [[Pedrolino]]) era un comico servitore, quasi sempre a sua volta al servizio di Pantalone. <ref>Chaffee and Crick, p. 346</ref> Il suo viso era imbiancato di farina. Nel corso del XVII secolo, il personaggio veniva sempre più ritratto come stupido e goffo: un bifolco di campagna con abiti troppo larghi. Durante il XIX secolo, il personaggio di Pierrot divenne meno comico e più sentimentale e romantico, poiché veniva enfatizzata la sua disperata, segreta e inutile adorazione per Columbine. <ref>Chaffee and Crick, p. 347</ref> Sempre nel XIX secolo, il personaggio si emancipò dal genere dell'Harlequinade: sorsero intere compagnie di Pierrot, con tutti gli artisti in abiti bianchi e larghi. <ref>The leading character Canio in the opera ''[[Pagliacci]]'' is costumed and made up on the lines of the Commedia dell'arte Pierrot.</ref>
 
== Costumi ==
 
*
 
== Adattamenti ==
Sebbene i personaggi originali della Commedia dell'Arte abbiano ispirato molte opere teatrali, romanzi e racconti, ci furono anche casi di opere che attingevano direttamente ai personaggi della tradizione inglese delle harlequinade. Fra di esse vanno citati[[Mamma Oca|''Harlequin and Mother Goose, or The Golden Egg'']] (1806) di Thomas John Dibdin <ref>Tsurumi, Ryoji. [https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/0015587X.1990.9715776?journalCode=rfol20 "The Development of Mother Goose in Britain in the Nineteenth Century"], [[The Folklore Society|''Folklore'']], vol. 101, issue 1 (1990), pp. 28–35</ref> e ''[[The Fairy's Dilemma|Harlequin and the Fairy's Dilemma]]'' (1904) di [[William Schwenck Gilbert|WS Gilbert]] . <ref>"Garrick Theatre", ''The Times'', 21 April 1904, p. 11</ref>
 
== Note ==
 
 
== Fonti ==
 
* {{Cita libro|autore=Chaffee|nome=Judith and Olly Crick|titolo=The Routledge Companion to Commedia dell'Arte|anno=2015|editore=Routledge|ISBN=978-0-415-74506-2}}
* {{Cita libro|autore=McConnell Stott|nome=Andrew|titolo=The Pantomime Life of Joseph Grimaldi|anno=2009|editore=[[Canongate Books]]|città=Edinburgh|ISBN=978-1-84767-761-7}}
* {{Cita libro|autore=Neville|nome=Giles|titolo=Incidents In the Life of Joseph Grimaldi|url=https://archive.org/details/incidentsinlifeo0000nevi|anno=1980|editore=Jonathan Cape Ltd|città=London|ISBN=978-0-224-01869-2}}
* {{Cita libro|autore=Smith|nome=Winifred|titolo=The Commedia dell'Arte|anno=1964|editore=Benjamin Blom, Inc.|città=New York}}
 
== Ulteriori letture ==
 
* {{Cita libro|autore=Calthrop|nome=Dion Clayton|autore2=Granville-Barker|nome2=Harley|altri=Illustrated by Lewis Baumer|titolo=The Harlequinade: An Excursion|url=https://archive.org/details/harlequinadeexcu00caltrich|anno=1918|editore=Sidgwick & Jackson|città=London}}
* {{Cita libro|autore=Collier|nome=Constance|titolo=Harlequinade|anno=1929|editore=John Lane|città=London}}
* {{Cita libro|autore=Wilson|nome=A. E.|titolo=The Story of Pantomime|anno=1949|editore=Home & Van Thal|città=London}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
* [http://www.its-behind-you.com/dailymail.html Descrizione dell'arlecchino e della sua evoluzione]
* [http://pennyplain.blogspot.com/2006/09/from-staff-of-pollocks-toy-museum.html Arlecchino e la pantomima]
* [http://www.its-behind-you.com/history.html Storia della pantomima e dell'arlecchino]
* [http://chaplin.bfi.org.uk/programme/essays/harlequinade.html#panto La pantomima arlecchino]
* [https://books.google.com/books?id=nP-8laWeDHQC&pg=PA349 Un compagno di letteratura e cultura vittoriana]
[[Categoria:Mimo]]
[[Categoria:Folclore britannico]]
[[Categoria:Commedia dell'arte]]
[[Categoria:Storia del teatro]]