Carlo Emanuele IV di Savoia: differenze tra le versioni

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===Re di Sardegna===
[[File:Royal Monogram of King Charles Emmanuel IV of Sardinia.svg|thumb|upright=0.9|Monogramma reale di Carlo Emanuele.]]
Alla morte del padre Vittorio Amedeo III, il 16 ottobre [[1796]], Carlo Emanuele gli succedette al trono come re Carlo Emanuele IV di Sardegna. Era un momento estremamente difficile: {{cn|Carlo Emanuele si riferiva al suo trono come ad una "corona di spine", tanto da firmare un accordo con la Francia con cui era pronto a rinunciare alla [[Sardegna]] per ottenere un compenso equivalente in [[Italia]]}}.<ref>{{senza fonte|Convenzione segreta e preliminare al trattato di alleanza fra la Francia e la Sardegna concluso a Torino il 4 aprile 1797. ''"Raccolta dei trattati della Francia".''}} <!-- indicare fonte: autore, editore, anno, pagina, ecc --> </ref> Suo padre aveva dovuto cedere alla repubblica francese, con l'[[armistizio di Cherasco]], parte del Piemonte meridionale. Le casse dello stato erano vuote, l'esercito era indebolito e disorganizzato e tra le persone comuni covava la rivoluzione: tra il 1796 e il 1798 due congiure contro di lui furono sventate e i responsabili furono condannati a morte. Carlo Emanuele subì una serie di umiliazioni dalla Francia napoleonica, finché il 6 dicembre [[1798]] fu costretto a cedere i territori rimanenti della penisola italiana e mantenne la sovranità unicamente sulla [[Sardegna]].
 
Dopo la perdita del Piemonte, divenuto regione militare francese, Carlo Emanuele e la moglie lasciarono [[Torino]] per [[Parma]] e successivamente [[Firenze]]. Nel febbraio del [[1799]] ragioni di sicurezza imposero a Carlo Emanuele di ritirarsi in [[Sardegna]]. Il mese successivo i francesi occuparono Firenze e cacciarono il granduca di Toscana dai suoi domini.
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Alla fine di febbraio del [[1802]] Maria Clotilde si ammalò di febbre tifoidea e morì in odore di santità il 7 marzo [[1802]]. Carlo Emanuele era distrutto dal dolore e tornato a Roma, il 4 giugno [[1802]], a [[Palazzo Colonna]], abdicò a favore di suo fratello [[Vittorio Emanuele I di Savoia|Vittorio Emanuele I]].
 
Durante tutta la sua vita Carlo Emanuele si interessò molto alla restaurazione della [[Compagnia di Gesù]], che era stata soppressa nel [[1773]]. Ebbe grandi attenzioni e rapporti con i gesuiti di [[Sassari]], specie con quelli che gestivano il Convitto [[Antonio Canopolo|Canopoleno]]. Nel [[1814]] l'ordine fu ripristinato e dopo sei mesi, l'11 febbraio del [[1815]], all'età di sessantaquattro anni, Carlo Emanuele intraprese il noviziato da gesuita a [[Roma]].
 
[[File:Sant'andrea al quirinale, interno, tomba re carlo emanuele.JPG|thumb|La tomba di Re Carlo Emanuele nella [[chiesa di Sant'Andrea al Quirinale]]]]
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|precedente = [[Vittorio Amedeo III di Savoia|Vittorio Amedeo, principe di Piemonte]]<br />Poi monarca col nome di Vittorio Amedeo III
|successivo = ''Titolo unito alla Corona''
|immagine = PiemonteFlag Bandieraof Piedmont.pngsvg
}}
{{Box successione