Les demoiselles d'Avignon: differenze tra le versioni

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Nel 2004 un episodio della serie della BBC ''The Private Life a Masterpiece'' aveva come oggetto ''Les Demoiselles D'Avignon'' e riferiva che Picasso negò l'influenza delle maschere africane sulla sua pittura: "l'arte africana, mai sentito parlarne". Tuttavia, è certo che Picasso avesse visto delle maschere africane mentre lavorava ai suoi dipinti, durante una visita al Museo etnografico del [[Trocadéro]], su cui più tardi disse: "Andare al Trocadéro fu disgustoso. Le mosche, il mercato, l'odore. Ero tutto solo. Volevo andarmene, ma non lo feci. Rimasi, rimasi. Capii che si trattava di qualcosa di importante. Mi stava accadendo qualcosa. Le maschere non assomigliavano a nessun'altra scultura, per nulla."
 
La reale fonte di ispirazione per questo dipinto viene dell'opera di Tiziano Vecellio il ''[[Diana e Atteone]]''. Basterebbe guardare le opere l'una di fianco all'altra. Si possono trovare tutte le similitudini semplicemente osservando. Va ricordato che l'autore intitola l'opera "bordello filosofico" e quest'ultimo aggettivo viene trascurato pur essendo essenziale alla vera comprensione del dipinto in quanto la morale fondamentale è tratta dalle [[Le metamorfosi (Ovidio)|metamorfosi]] di Ovidio. Questa è forse la prima "libera interpretazione" che Picasso fece di opere di altri autori, come in seguito farà di [[Diego Velázquez|Velázquez]] o di [[Francisco Goya|Goya]].ciao!
 
== Note ==