Sulayman ibn Qutulmish: differenze tra le versioni

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|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = fondò uno Stato indipendente [[Selgiuchidi|selgiuchide]] in [[Anatolia]] e guidò il [[Sultanatosultanato di Rum|Sultanato selgiuchide di Rum]] dal [[1077]] fino alla sua morte nel [[1086]]
}}
 
==Biografia==
Süleyman era figlio di [[Qutulmish]], che aveva combattuto senza successo contro suo cugino [[Alp Arslan]] contendendogli il trono dei [[Grandi Selgiuchidi]]. Quando Qutulmish morì, nel 1064, Süleyman fuggì coicon i suoi tre fratelli sulle montagne del [[Tauro (catena montuosa)|Tauro]] e lì trovò rifugio presso le tribù turcomanne che vivevano a cavallo delle frontiere dell'Impero bizantino. Alp Arslan reagì lanciando una serie di spedizioni punitive contro di loro. Dei quattro fratelli, solo Süleyman solo sopravvisse alle incursioni e fu in grado di consolidare la sua leadership fra i Turcomanni.<ref>[[Claude Cahen]], ''Pre-Ottoman Turkey: a general survey of the material and spiritual culture and history c. 1071-1330'', trans. J. Jones-Williams (New York, Taplinger, 1968), pp. 73-4.</ref>
 
Nel 1078, l'[[Imperatore bizantino]] [[Michele VII Ducas|Michele VII Dukas]] chiese l'aiuto di Süleyman contro [[Niceforo III Botaniate|Niceforo Botoniate]], lo ''[[strategos]]'' del [[thema]] [[Anatolikon|anatolico]], che aveva conteso all'Imperatore il trono di [[Costantinopoli]]. Süleyman intercettò la piccola forza di Niceforo Botoniate tra [[Kütahya|Cotyaeum]] e [[Nicea|Nicaea]] (oggi İznik), ma l'usurpatore persuase Süleyman a unirsi alla sua azione ribelle, offrendogli compensi maggiori di quelli promessigli da Michele VII.<ref>{{Cita libro|cognome=Vryonis |nome=Speros |titolo=The Decline of Medieval Hellenism in Asia Minor and the Process of Islamization from the Eleventh through the Fifteenth Century |anno=1971 |città=Berkeley, CA |editore=University of California Press |isbn=978-0-520-01597-5 |url= |cid=harv|pp=112-3}}</ref>Il tentativo di Niceforo d'impadronirsi del potere ebbe successo e, in cambio dell'aiuto garantito, i Turcomanni di Süleyman furono autorizzati a insediarsi nella parte [[Anatolia|anatolica]] che s'si affacciava sul [[Bosforo]], presso la stessa [[Costantinopoli]]: errore strategico dalle incalcolabili e drammatiche conseguenze per l'Impero.<br/>
Due anni dopo, Süleyman garantì il suo sostegno a un altro pretendente, [[Niceforo Melisseno]].<ref>[[Georg Ostrogorsky]], ''History of the Byzantine State'', trad. Joan Hussey (Rutgers University Press, 1969), pp. 348-9.</ref> Fu quest'ultimo Niceforo a spalancare le porte di [[Nicea|Nicaea]] ai Turcomanni, consentendo a Süleyman di stabilirsistabilire colà una sua base permanente.<ref>[[Claude Cahen|Cahen]], p. 75.</ref> Tutta la [[Bitinia]] fu presto sotto il controllo di Süleyman, una circostanza che gli permise di tagliare le comunicazioni fra la capitale bizantina e i suoi sudditi nell'[[Anatolia|Asia Minore]].
 
Nel 1084, Süleyman abbandonò NicaeaNicea, lasciandovi in sua vece il suo parente [[Abu l-Qasim (governatore di Nicea)|Abū l-Qasīm]].
 
Süleyman ampliò il suo regno, ma fu assassinato presso [[Antiochia]] nel 1086 da [[Tutush I]], il signore [[Selgiuchidi|selgiuchide]] di [[Siria]]. Il figlio di Süleyman, [[Kilij Arslan I]], fu catturato e [[Malik Shah]] lo trasferì come ostaggio nella sua capitale di [[Isfahan]]. Non sappiamo se Tutush abbia ucciso Süleyman per segnalare la sua lealtà nei confronti di Malik Shah I o semplicemente per il proprio tornaconto personale.
 
Dopo la morte di Malik Shah I, [[Kilij Arslan I]] ristabilì il [[Sultanato di Rum]].
 
==Note==
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|carica = [[Sultanato di Rum|Sultano di Rum]]
|precedente =
|periodo = [[1077]] - [[1086]]
|successivo = [[Qilij Arslan I]]
}}