Licenze Creative Commons: differenze tra le versioni

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=== CC0: pubblico dominio ===
[[File:CC-Zero-badge.svg|miniatura|220x220px|Identificazione di CC0.]]
CC0, anche detto CC Zero, annunciato nel corso del 2007 e reso disponibile al pubblico nel 2009<ref>{{cita web|url=http://www.earlham.edu/~peters/fos/2009/01/report-from-cc-board-meeting.html|titolo=Report from CC board meeting|accesso=31 dicembre 2011|dataarchivio=19 settembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100919010433/http://www.earlham.edu/~peters/fos/2009/01/report-from-cc-board-meeting.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://creativecommons.org/weblog/entry/13304|titolo=Expanding the Public Domain: Part Zero|accesso=31 dicembre 2011}}</ref>, è uno strumento, definito anche protocollo<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.creativecommons.it/node/608|titolo=Creative CommsassoCommons annuncia due nuovi progetti: CC Plus e CC Zero {{!}} CreativeCommons.it|sito=www.creativecommons.it|accesso=9 dicembre 2016}}</ref>, dotato di valore legale, per rinunciare al copyright sull'opera in tutto il mondo. Questo strumento, non è una licenza perché non riserva diritti nessun diritto all'autore e non impone nessuna limitazione all'utilizzatore, serve a collocare il materiale nel [[pubblico dominio]] nelle giurisdizioni in cui è possibile, definendo intendendo l'espressione "pubblico dominio" nel senso più ampio consentito dalla legge, perché vi sono alcune giurisdizioni dove il pubblico dominio non è definito, quindi per il riutilizzo di qualsiasi opera è necessaria l'esplicita autorizzazione; nelle altre giurisdizioni, dove il pubblico dominio è vietato, rinuncia al maggior numero di diritti possibile tramite una semplice licenza il più possibilmente permissiva compatibilmente con la sua natura di licenza.<ref>[https://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/ CC0 1.0]</ref><ref>{{cita web|url =https://creativecuanto automaticamente applicati dalla quasi totalità delle giurisdizioni nazionali. Rispetto al concetto di pubblico dominio, la licenza CC0 si propone di annullare le ambiguità dovute alle differenti legislature locali, con un'attribuzione che rappresenti su scala globale la rinuncia a qualsiasi tipo di diritto autoriale. Per tali scopi non è stata adattata a nessuna legislazione specifica.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://creativecommons.org/share-your-work/public-domain/cc0choose/zero|titolo=CC0 - Creative Commons|pubblicazione=Creative CommonsCC0|accesso =8 dicembre2 2016ottobre 2011}}</ref>
 
A livello globale, poche giurisdizioni consentono l'attribuzione al pubblico dominio delle opere di coloro che intendono operare in favore dell'ampliamento del sapere pubblico. Spesso risulta complesso, se non impossibile, rinunciare ai propri diritti morali, in quanto automaticamente applicati dalla quasi totalità delle giurisdizioni nazionali. Rispetto al concetto di pubblico dominio, la licenza CC0 si propone di annullare le ambiguità dovute alle differenti legislature locali, con un'attribuzione che rappresenti su scala globale la rinuncia a qualsiasi tipo di diritto autoriale. Per tali scopi non è stata adattata a nessuna legislazione specifica.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://creativecommons.org/share-your-work/public-domain/cc0/|titolo=CC0 - Creative Commons|pubblicazione=Creative Commons|accesso=8 dicembre 2016}}</ref>
Appare chiaro come il progetto CC Zero sia fortemente influenzato dal diritto anglosassone e ancor più da quello statunitense, in cui le possibilità di "rinunciare" ai diritti su un'opera sono decisamente maggiori -
 
Appare chiaro come il progetto CC Zero sia fortemente influenzato dal diritto anglosassone e ancor più da quello statunitense, in cui le possibilità di "rinunciare" ai diritti su un'opera sono decisamente maggiori - in numero e ampiezza - rispetto all'ordinamento giuridico italiano.<ref name=":1" /><ref name=":2" />
 
Nel 2010, Creative Commons ha annunciato che sarebbe stato introdotto il ''Public Domain Mark'', uno strumento che permette di segnalare opportunamente le opere che già sono nel pubblico dominio.<ref>{{cita web|url =https://creativecommons.org/weblog/entry/22940|titolo = Marking and Tagging the Public Domain: An Invitation to Comment|accesso = 31 dicembre 2011}}</ref> Insieme, CC0 e il Public Domain Mark (PDM) sostituiscono quello che precedentemente era noto come ''Public Domain Dedication and Certification'', il cui approccio era basato sulla legge statunitense e che era usato per gestire insieme due casi differenti.<ref>{{cita web|url =https://creativecommons.org/licenses/publicdomain/|titolo = Copyright-Only Dedication* (based on United States law) or Public Domain Certification|autore = Creative Commons|accesso = 31 dicembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url =https://creativecommons.org/retiredlicenses|titolo = Retired Legal Tools|autore = Creative Commons|accesso = 31 dicembre 2011}}</ref> A differenza di CC0 e delle altre licenze Creative Commons, il PDM non è uno strumento legale; non è accompagnato da un testo legale o un accordo.<ref>{{Cita web|url=https://wiki.creativecommons.org/wiki/PDM_FAQ#What_is_the_Public_Domain_Mark.3F|titolo=PDM FAQ - Creative Commons|sito=wiki.creativecommons.org|accesso=9 dicembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://creativecommons.org/publicdomain/mark/1.0/|titolo=Creative Commons — Public Domain Mark 1.0|sito=creativecommons.org|accesso=9 dicembre 2016}}</ref>
 
Nel 2011, la [[Free Software Foundation]] ha incluso CC0 nella lista delle ''free software licenses'', ovvero nell'elenco delle licenze compatibili con la sua [[The Free Software Definition|definizione di software libero]].<ref>{{cita web|url =https://creativecommons.org/weblog/entry/27081|titolo = Using CC0 for public domain software|autore = Creative Commons|accesso = 31 dicembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url =https://www.gnu.org/licenses/license-list.html#CC0|titolo = Licenze varie e commenti relativi (Licenze di software libero compatibili con la GPL)|accesso = 31 dicembre 2011}}</ref>