Giovanni Animuccia: differenze tra le versioni

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Su richiesta di [[San Filippo Neri]] compose molte ''Laudi'', ovvero inni di preghiera, lode e ringraziamento, che venivano cantati dopo le omelie. Questa circostanza gli assegnò accidentalmente un posto di rilievo nella storia della musica: l'esecuzione delle lodi presso l'[[Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri|Oratorio]] portò, dopo la scomparsa della scuola di composizione del [[Secolo XVI|sedicesimo secolo]], alla nascita delle prime forme di [[Oratorio (musica)|oratorio]] non direttamente collegate alla tradizione [[Canto gregoriano|gregoriana]]-[[Polifonia|polifonica]] delle "Passioni".
San Filippo aveva una tale ammirazione per Animuccia che dichiarò, quando egli morì, di aver visto l'animala disua quest'ultimoanima volare verso il cielo.
 
Nel [[1555]] Animuccia fu nominato Maestro di cappella a [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]], formata da 6 soprani, 3 contralti, 3 tenori, 3 bassi, un organista, succedendo a Palestrina, incarico che tenne sino alla sua morte nel [[1571]]. Il posto venne quindi riassegnato a [[Giovanni Pierluigi da Palestrina|Palestrina]],<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-animuccia_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Giovanni Animuccia|editore=treccani.it}}</ref> che fu suo amico e probabilmente suo allievo.