Gau Hamburg: differenze tra le versioni

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Alla testa di ogni Gau si trovava un [[Gauleiter]], una posizione che divenne sempre più potente, soprattutto dopo lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]]. I Gauleiter locali erano incaricati della propaganda e della sorveglianza e, dal settembre 1944 in poi, del [[Volkssturm]] e della difesa del Gau.
 
Nei primi anni dal 1925 al 1929 la posizione di Gauleiter ad Amburgo fu detenuta da [[Josef Klant]], [[Albert Krebs (politico)|Albert Krebs]] e [[Hinrich Lohse]] prima che [[Karl Kaufmann]] assumesse la carica, mantenendola fino al 1945. Klant, il Gauleiter originario di Amburgo, ricoprì l'incarico solo per un breve periodo, si dimise e morì nel 1927. Lohse, che fu Gauleiter dello [[Schleswig-Holstein]] dal 1926 al 1945, fu anche, dal 1941 in poi, responsabile del [[Reichskommissariat Ostland]] dove fu responsabile dell'attuazione delle politiche di germanizzazione nazista costruite sulle fondamenta del [[Generalplan Ost]]: l'uccisione di quasi tutti gli ebrei, i rom e i comunisti e l'oppressione della popolazione locale sono stati i suoi corollari necessari. Nel 1948 fu condannato a dieci anni di carcere e nel 1951 fu rilasciato, essendo stata rifiutata l'estradizione dall'Unione Sovietica. Morì nel 1964<ref>{{Cita web|url=https://www.deutsche-biographie.de/sfz54110.html|titolo=Lohse, Hinrich - Deutsche Biographie|autore=Deutsche Biographie|sito=www.deutsche-biographie.de|lingua=de|accesso=2022-06-04}}</ref>. Krebs, Gauleiter dal 1926 al 1928, fu espulso dal partito nazista da Hitler nel 1932 e pubblicò la sua autobiografia dopo la guerra in cui criticò la leadership di Hitler <ref>{{Cita news|lingua=de|url=https://www.spiegel.de/politik/goebbels-als-fuehrer-a-93c82716-0002-0001-0000-000043065924|titolo=Goebbels als Führer?|pubblicazione=Der Spiegel|data=1960-06-07|accesso=2022-06-04}}</ref>. Kaufmann, il Gauleiter che rimase per più tempo in carica nel Gau Amburgo, finì in prigione dopo la guerra, ma fu rilasciato a causa di un infortunio. Coltivò il mito del "buon Gauleiter", sostenendo di aver salvato Amburgo da ulteriori distruzioni consegnandola agli Alleati negli ultimi giorni di guerra. Tentò anche di ritrarre Amburgo come una città liberale in epoca nazista, contrariamente al fatto che fu il primo Gauleiter a richiedere e ricevere il permesso per la deportazione della popolazione ebraica dopo i raid aerei alleati sulla città nel settembre 1941. Morì ad Amburgo nel 1969. <ref>{{Cita web|url=https://www.ndr.de/geschichte/Die-Legende-vom-guten-Gauleiter,kaufmanninterview101.html|titolo=Die Legende vom "guten Gauleiter"|autore=NDR|sito=www.ndr.de|lingua=de|accesso=2022-06-04}}</ref>
 
Il [[campo di concentramento di Neuengamme]] si trovava nel Gau di Amburgo. Dei 106.000 prigionieri che furono inviati al campo, 55.000 morirono.