Teuzzone (monaco): differenze tra le versioni

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Dall'epigrafe che era posta sulla sua tomba, risulterebbe che per cinquant'anni visse una vita da romito, rifiutando l'incarico di priore del convento e facendo costruire una cella vicina alla chiesa del monastero dove visse isolato, in preghiera e digiuno. Questa cella divenne poi la cappella di santo Stefano. La fama di questo eremita si diffuse e negli anni venne visitato da molti fedeli che gli chiedevano consigli. Anche san [[Giovanni Gualberto]] trovandosi in contrasto con la nomina del nuovo priore Oberto nominato dal vescovo di Firenze [[Atto I]] entrambi [[simonia]]ci, si recò da Teuzzone a chiedere consiglio, e questi che riteneva la simonia un grave peccato, lo invitò a rendere pubbliche sulle piazze quanto accadeva nella chiesa fiorentina, consigliandogli anche ad allontanarsi dal convento per cercare una ''valle adombrata di moltissime piante'', sembra che questa sua chiaroveggenza portò il santo a seguire il suo consiglio, a fondare a [[Camaldoli]] l'[[abbazia di Vallombrosa]].
 
Quando venne estinta la simonia, o forse persuaso dal monaco Pietro Damiano, Teuzzone uscì dal suo stato di isolamento, tornando alla vita cenobitica<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=n8QfKIObYgAC&pg=PA46&lpg=PA46&dq=epigrafe+beato+teuzzone&source=bl&ots=YQRX6cN64k&sig=-lVjzKTbC_qopHgsIdDobLqiu6I&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjy1qfL-sDWAhURaFAKHUZNAOEQ6AEILjAB#v=onepage&q=epigrafe%20beato%20teuzzone&f=false|titolo=uestioni istoriche cronologiche vallombrosane|autore=FedeleSoldani|anno=1731|p=41|accesso=25 settembre 2017}}</ref>, morendo poi in veneranda età, risulta avesseche aveva sottoscritto un atto notarile nel 1071, e infine è morto nel 1075, all'età anche se avrebbe avutodi 115 anni, ma questa data non ha conferma in alcun documento. Secondo [[Lorenzo Cantini]], il beato eraviene festeggiato il 10 gennaio, mentre il 9 per Luigi Sartoni. Il monaco non venne sepolto nella fossa comune agli altri monaci, ma vanne posto in ''luogo separato'' con una lapide che riportava la scritta: {{Citazione|...Tumulus B Teuzzonis<br />
Teuzzonis Monachi venerabilis ossa quiescunt Presenti in Tumulo sancta vixit in aede Quinquagintas Anmni heremi velunt incola fervens Iste fuit signis nostrae celeberrimus urbi.}}
Quando nel 1627 venne fatta la ristrutturazione della chiese, le sue ossa furono traslate e poste nel 1645 in una cassa di cristallo che risulta fosse ancora presente nella chiesa del monastero nel 1858, e che venissero esposte con le reliquie dei santi il giorno di [[Ognissanti]].