Šapinuwa: differenze tra le versioni

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I testi ritrovati dimostrano che Sapinuwa era una seconda capitale durante il medio [[Ittiti|impero ittita]] (dal 1400 a.C.) in particolare durante il regno di [[Tudhaliya I/II]]<ref name= Singer2002>{{cita|Singer2002}}.</ref> che da qui incominciò la sua lotta contro [[Muwatalli I]] per la conquista del trono<ref name= Suel2015>{{cita|Suel2015}}.</ref>. Durante il regno di [[Tudhaliya III]] e la prima parte del regno di [[Šuppiluliuma I]], durante una fase di debolezza dell'impero, la corte ittita si trasferì in questa città che divenne la capitale del regno per alcuni decenni<ref name= Suel2015/>. Sapinuwa era una delle più importanti se non la più importante città sacra ittita, qui si celebrava gli importanti riti di [[Itkalzi]] che avevano lo scopo di purificare la famiglia reale. Questi riti includevano varie diverse cerimonie che avevano il nome di agenti purificanti come l'acqua, l'olio, l'argento, i lapislazzuli e così via. {{Citazione|Un esempio di cerimonia con il rito dell'acqua potrebbe essere il seguente: "Ed il sacrificante si lava. Ma quando si prepara per lavarsi il sacerdote, che porta acqua pura, li porta a lavarsi ... e quando il sacrificante ha finito di lavarsi, essi purificano quest'acqua in un vaso di bronzo o rame." |[[Aygul Süel]], ''The religious significance and sacredness of the hittite capital city of Sapinuwa''}}
Da questa descrizione si può dedurre che questo rito veniva celebrato nel bacino posto al centro dell'edificio D. Il re e la regina ittiti si immergevano nel bacino, ora in rovina, di cui però resta il sistema di scarico dell'acqua. Questa cerimonia aveva un grande valore simbolico. Dietro al bacino era un muro di legno ora rivelato solo dalle tracce sull'intonaco bruciato<ref name= Suel2015/>. [[File:Sapinuwa8.jpg|thumb|il dio [[Teshub]] all'ingresso dell'edificio C]]Su una stele posta all'ingresso dell'edificio C è rappresentato il dio [[Teshub]]<ref name= Suel2015/>. Il dio, che veste l'armatura, è appoggiato contro una lancia ed accoglie con la mano sinistra chi entra nell'edificio<ref name= Suel2015/>.<br/>
Lancia e punte di lancia in bronzo con il titolo «Il grande re», un'armatura di bronzo, un elmo di bronzo e le impressioni dei sigilli reali, scoperti in un angolo di una stanza di questo edificio, ci hanno fornito ulteriori informazioni su questo rito<ref name= Suel2015/>. Una tavoletta d'argilla descrive questo rito eseguito da [[Daduhepa]] nell'occasione delle sue nozze con [[Tashmi -Sharri]], il futuro [[Tudhaliya III]]<ref name= Suel2015/>.
Considerata l'importanza della [[Hurriti|cultura hurrita]] per la famiglia reale ittita, non sorprende che molti nomi dei dipendenti palatini di Sapinuwa fossero hurriti<ref name= Singer2002/>. Gli hurriti erano infatti rinomati esperti di rituali religiosi e magici, come la sacerdotessa Alaiturahhi, siriana, i cui insegnamenti sono contenuti in alcune tavolette<ref name= Singer2002/>.<br/>
L'importanza strategica e religiosa di Sapinuwa è legata anche al sito in cui fu fondata: sopra un altopiano che domina la pianura sottostante di [[Amasya]], e quindi facilmente difendibile, e vicino a 7 o addirittura 9 fonti di acqua limpida necessarie per i riti di purificazione<ref name="Focus on Ortakoy">{{Cita web| url=http://www.focusmm.com/civcty/ortky_00.htm| titolo=Copia archiviata| accesso=8 aprile 2018| dataarchivio=1º novembre 2010| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101101222123/http://www.focusmm.com/civcty/ortky_00.htm| urlmorto=sì}}</ref>. La città sorgeva anche in un punto chiave fra le pianure di [[Alacahöyük|Alaca]] e di [[Amasya]], a due giorni di cammino da [[Hattuša]].<br/>