Programma Lunar Orbiter: differenze tra le versioni

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Il '''Programma Lunar Orbiter''' fu costituito da una serie di 5 sonde non pilotate lanciate dagli [[Usa]] nel biennio [[1966]] - [[1967]] con il compito di eseguire delle foto dell'intera superficie lunare. Tutte e cinque le missioni riuscirono e in totale fu mappata il 99% della [[Luna]]. Le foto raccolte dalle prime tre sonde servivano per scegliere i siti di atterraggio delle successive missioni spaziali [[Programma Surveyor|Surveyor]] e [[Programma Apollo|Apollo]]. Le ultime due sonde completarono la mappatura del nostro satellite per scopi scientifici.
 
I satelliti lunari possedevano un ingegnoso sistema di acquisizione immagini che consisteva in due obiettivi, un sistema di trascinamento pellicola, un sistema di svilopposviluppo e uno scanner per la digitalizzazione e trasmissione dati. Le due lenti, una grandangolare e una macro, avevano il fuoco coincidente sullo stesso piano, in modo da impressionare la stessa pellicola, la quale, durante l'esposizione, veniva mossa per compensare la velocìtavelocità di navigazione della sonda.
 
Durante le missioni del Programma Lunar Orbiter, furono eseguite le prime foto della [[Terra]] nella storia.
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== Le navicelle ==
[[Immagine:Lunar Orbiter diagram.png|thumb|300px|Diagramma dei Lunar Orbiter (NASA)]]
Il vettore principale aveva una forma pressoché tronco-conica, alto 1,65 metri e largo 1,5 metri. La sonda aveva tre ponti: il ponte della strumentazione era alla base della navicella e ospitava le batterie, un [[traspondertransponder]], la strumentazione della navigazione, le telecamere, il sensore di navigazione puntato su [[Canopo]], il decodificatore dei comandi inviati dal centro di controllo e un multiplexer. Da questo ponte si estendevano all'infuori quattro pannelli solari e le antenne ad alto e basso guadagno. Sul secondo ponte, quello mediano, trovavano posto il motore per il controllo della velocità, il propellente, dei serbatoi pressurizzati dell'ossidante, il sensore solare e il rilevatore di micro meteoriti. Il terzo ponte era in realtà uno scudo per proteggere i sottostanti ponti dal calore emanato dal motore di controllo velocità.
 
I quattro pannelli solari fornitanofornivano una potenza di 375 [[watt]], i quali alimentavano la sonda e ricaricavano le batterie al [[nichel]]-[[cadmio]] di 12 A/h, necessarie quando il [[Sole]] era occultato dalla [[Luna]]. Le comunicazioni con la [[Terra]] erano affidate a due trasmettitori: uno di 10 [[watt]] che utilizzava l'antenna parabolica ad alto guadagno di 1 metro di diametro per l'invio delle foto e il secondo di 0,5 [[watt]] con un'antenna a basso guadagno per comunicazioni. Entrambe le antenne lavoravano alla frequenza di 2.295 Mhz.
[[Immagine:Lunar Orbiter camera (large).jpg|thumb|250px|Telecamera dei Lunar Orbiter (NASA)]]