Giovanni Marcora: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Biografia: vandalismo
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 50:
Nel [[1953]] promosse la fondazione della rivista "''La Base''" e dell'omonima [[corrente politica|corrente]] della DC, di cui fu segretario amministrativo per trent'anni. Entrato nel consiglio nazionale dello Scudo Crociato nel [[1962]] ed eletto [[senatore]] nel [[1968]] (e sempre confermato fino alla morte), entrò nella direzione nel partito nel [[1969]] diventandone vicesegretario nazionale nel [[1973]].
 
Fu promotore e relatore della legge 15 dicembre 1972, n. 772, che per la prima volta riconobbe e disciplinò l'[[obiezione di coscienza]] al [[servizio militare di leva in Italia]], consentendo anche di svolgere un [[servizio civile]] alternativo, obbligatorio, sostitutivo di quello armato. Fu poi [[Ministri dell'agricoltura e delle foreste della Repubblica Italiana|Ministro dell'agricoltura e delle foreste]] dal [[1974]] al [[1980]], fu poi a capo del dicastero dell'Industria e presidente della delegazione democristiana dal [[1981]] al [[1982]], cercando di fronteggiare la crisi produttiva ed occupazionale. Morì per un male incurabile nel febbraio 1983.
 
Proprio con l'intento di fronteggiare la crisi economica ed occupazionale, da Ministro dell'Industria promosse l'approvazione di una innovativa Legge finalizzata a garantire il sostegno dello Stato ai lavoratori di aziende in crisi che, costituendo tra loro una società cooperativa, si proponevano l'acquisto dell'azienda stessa, o di un ramo di essa, per garantirne il rilancio.
 
La Legge nata dalla sua iniziativa - Legge n. 49 del 27 febbraio 1985 - venne approvata dal Parlamento dopo la sua morte ed è universalmente conosciuta come "Legge Marcora".
 
== Onorificenze ==