Comunità europea di difesa: differenze tra le versioni

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==Le origini della CED==
Le prime idee per la costruzione di un esercito europeo – o per lo meno per l'istituzione di un coordinamento sulla produzione degli armamenti – risalgono ad una nota del governo italiano (ministro degli esteri [[Carlo Sforza]]) del maggio del [[1950]]. La reazione degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] manifestò un palese disinteresse verso una politica militare di questo genere, che poteva portare l'Europa lontano dalla [[NATO]] e quindi fuori dal controllo della [[Casa Bianca]]. Lo scoppio, di lì a breve, della [[guerra di Corea]], cambierà la situazione di partenza: la possibilità che quella guerra fosse solo una manovra preliminare all'invasione sovietica dell'Europa riporta alla ribalta il problema della [[Germania]]. Era infatti assodato che la difesa dell'[[Europa]] non poteva essere condotta con ragionevoli possibilità di successo senza la partecipazione di un esercito tedesco. Il [[Consiglio europeo]], da [[Strasburgo]], votò una mozione a favore della costituzione di un esercito europeo. La NATO, nello stesso periodo, spostò la linea da difendere fino all'[[Elba (fiume)|Elba]], rendendo così indispensabile la partecipazione della Germania all'eventuale conflitto. La [[Francia]], che al riarmo della Germania, proprio in sede atlantica, si era opposta in modo oltremodo netto e secco per bocca del ministro [[Robert Schuman]], si trovò ad aver bisogno di una sua proposta da portare avanti onde evitare l'isolamento diplomatico. Per raggiungere questo fine venne ideato da [[Jean Monnet]] (e poi presentato da [[René Pleven]], primo ministro, e quindi detto [[piano Pleven]]) un esercito europeo, da comporsi di 6 divisioni, sotto il comando della NATO e gestito da un ministro della Difesa europeo, con annesse istituzioni (sostanzialmente ricalcanti quelle della [[CECA]]). Questo piano doveva avere la funzione di non ostacolare la formazione di un esercito europeo e nel contempo di evitare un riarmo tedesco che i Francesi non avrebbero accettato: tutte le nazioni partecipanti avrebbero “devoluto” una divisione all'esercito europeo, mantenendo un esercito nazionale, salvo la Germania, che avrebbe dovuto armare solo la divisione dell'esercito integrato. Il piano andava incontro alle stesse volontà dell'opinione pubblica tedesca e del cancelliere [[KondradKonrad Adenauer|Adenauer]], sostanzialmente contrarie al riarmo del Paese per ragioni storiche.
 
==La formulazione del Piano==