Saluzzo: differenze tra le versioni

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==Storia==
[[:Categoria:Marchesato di Saluzzo|Marchesato]] sin dal [[1142]] con [[Manfredo I di Saluzzo|Manfredo]], figlio del marchese Bonifacio di [[Savona]], l'indipendenza della città finì nel [[1548]], quando fu occupata dai francesi. Fino alla [[Trattato di Lione]] del [[1601]] il territorio di Saluzzo fu sede di conflitti e dispute fra la [[Francia]] ed il [[Ducato di Savoia]], per poi finire nelle mani di quest'ultimo e del suo monarca [[Carlo Emanuele I di Savoia|Carlo Emanuele I]].
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nel periodo dell'occupazione tedesca e della [[Repubblica Sociale Italiana]], trovarono rifugio a Saluzzo i cinque componenti della famiglia ebrea dei Ghiron, residenti a [[Acqui Terme]]. In loro soccorso vennero il Rettore del Collegio Civico di Saluzzo, padre Francesco Raspino, e il suo assistente, padre Pasquale Amerio. I componenti della famiglia Ghiron furono sparpgliati in luighi diversi, parte al Collegio Civicom parte al convento delle Suore Orsoline, dove rimasero fino alla [[Liberazione]]. Per questo loro impegno di solidarietà, il 22 maggio 1983, l'Istituto [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]] ha conferito a padre Raspino e a padre Amerio l'alta onorificenza dei [[giusti tra le nazioni]].<ref>Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, ''I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45'' (Mondadori: Milano 2006), pp.16-17.</ref>
 
==Evoluzione demografica==
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*[[Vincenzo Malacarne]]
*[[Giovanni Giorgio Biandrata]] (Saluzzo 1516-1588). Medico e diplomatico saluzzese che operò quale riformatore religioso in Polonia e Transilvania.
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==