Rumiñahui: differenze tra le versioni

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Si rifiutò però di consegnare il tesoro personale di Atahuallpa che non era poi altro che quello del regno di Quito, occultandolo in un luogo segreto.
 
Alla morte dell’Inca, Rumiñahui comprese che gli Spagnoli sarebbero arrivati anche nei territori posti sotto la sua giurisdizione e si preparò ad agire di conseguenza. Incontrò però l’opposizione di ''Illescas'' che, di animo pacifico, voleva piuttosto trattare con gli invasori di cui aveva avuto modo di valutare la forza che riteneva al limite dell’invincibilità.
 
Per Rumiñahui, questa debolezza del legittimo successore di Atahuallpa fu un incentivo ad agire.
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==Guerra di Quito==
Le forze spagnole a cui Rumiñahui si trovò confrontato erano assai numerose. Inizialmente le truppe iberiche poterono contare solo sulle schiere di [[Benalcazar]] che, di sua iniziativa, aveva intrapreso la conquista dei territori del Nord, abbagliato dalla speranza dell’oro che vi si diceva esistere in gran copia. Il luogotenente di [[Francisco Pizarro|Pizarro]] era stato presto raggiunto da [[Diego de Almagro|Almagro]] inviato, con pochi uomini,per richiamarlo all’ordine.
Successivamente questi contingenti furono rafforzati dall’arrivo dell’''adelantado'' [[Pedro de Alvarado|Don Pedro de Alvarado]], il conquistatore del [[Messico]] che, a prezzo di una marcia impressionante, che gli era costata un numero spaventoso di vittime, aveva raggiunto l’altipiano andino partendo da ''[[Provincia di Manabí|Puerto Viejo'']].
 
Anche Rumiñahui non era solo. Accanto a lui combattevano gli eserciti di ''Zope-Zopahua'' e quello di Quizquiz giunto nella regione in provenienza dal Cuzco.
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La loro presenza permise agli Spagnoli di alleviarsi di ogni preoccupazione che non fosse di carattere bellico. I ''Cañari'', infatti, procuravano loro le vettovaglie necessarie e si incaricavano del trasporto dei bagagli, inoltre, all’atto dello scontro, ingaggiavano per primi il combattimento permettendo ai loro padroni di intervenire nel mezzo della mischia per fare la differenza.
 
Malgrado ciò le prime battaglie furono assai accanite e gli Spagnoli pagarono a caro prezzo la loro avanzata. ''Teocajas'', ''[[Ambato'']], ''Pancallo'' e ''[[Latacunga'']] furono sedi di feroci battaglie che videro le forze di Quito combattere valorosamente senza perdere terreno.
[[Quizquiz]], in un solo scontro uccise quattordici nemici e costrinse il grosso dell’esercito spagnolo a retrocedere. L’anziano condottiero non poté però proseguire, per molto tempo, nelle sue prodezze perché venne ucciso dai suoi stessi uomini in una accesa disputa, mentre voleva convincerli a passare ad uno stato di guerriglia.