Economie di scala: differenze tra le versioni

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Per mettere in risalto questa differenza, a volte ci si riferisce ai [[rendimenti di scala]] come ad una proprietà "tecnica" della produzione, mentre alle economie di scala come ad una proprietà "economica" della produzione. Tuttavia questo non è propriamente esatto, potendo i rendimenti di scala derivare non solo da fattori prettamente "tecnici", ma anche statistici e organizzativi.
 
==#REDIRECT [[=Economie di scala e capacità produttiva ottima===
Occorre distinguere le economie di scala dal miglioramento nel grado di utilizzo della [[capacità produttiva]].
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La ''capacità''c''apacità produttiva'' (''productive capacity''), o ''dimensione minima efficiente'', o ''capacità produttiva ottima'', per distinguerla da quella minima, può essere definita in sintesi come quel livello di output che permette di utilizzare i fattori produttivi nel modo tecnicamente ed economicamente più efficiente, e corrisponde quindi a quel volume di produzione per unità di tempo cui è associato il costo medio unitario minore, quando sia dato e costante l'impianto di produzione.
 
Vale la pena notare che la presenza di elementi della produzione indivisibili, di per sé tale da generare [[costi fissi]], conduce alle cosiddette ''economie di impianto'' (''economies of plant''), cioè quelle derivanti dall’aumento della produzione per volumi che sono sotto la capacità produttiva (ottima), più che ad economie di scala, come, tra gli altri, notarono giustamente [[Nicholas Georgescu-Roegen]] (1966) e [[Nicholas Kaldor]] (1972).
<math>[[Media:Inserire qui la formula]]
== [Intestazione][[''Nome del link'''''Grassetto''']]]] ==
</math>''''Corsivo''''''''Corsivo''''Corsivo'''']]
 
===Economie di capacità di riserva ed economie di scorte===