Gonzalo Fernández de Oviedo y Valdés: differenze tra le versioni

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Si trovò nuovamente immischiato nelle turbolente vicende politiche dei territori americani e rientrò ancora una volta a Corte per denunciare le manovre del governatore di Santa Martha, ma il suo fu un viaggio inutile, perché costui era morto nel frattempo.
 
Di nuovo a Santo Domingo, nel [[1536]], questa volta vi restò per dieci anni di seguito, acquisendo notizie sulla recente conquista del Perù e parteggiando per [[Diego de Almagro]] nella guerra civile che questi intraprese contro [[Francisco Pizarro]]. Intanto seguitava a comporre la storia generale delle Indie che sarebbe stata la sua opera maggiorepiù importante.
 
Il suo figlio maggiore, Francisco, partito per il Perù, morì affogato attraversando un torentetorrente tumultuoso, mentre seguiva Almagro nella conquista del [[Cile]] e la sua perdita afflisse particolarmente l'angosciato genitore che ne avrebbe ricordato la fine in una pagina vibrante delle sue storie.
 
Nel [[1546]] fece ancora un viaggio in Spagna e venne ricevuto a Corte con tutti gli onori che la sua fama, ormai diffusa in tutta Europa, meritava.
 
Rientrato, infine, nella sua amata Santo Domingo vi rimase per il resto della sua vita, dedicandosi principalmente al completamento delle sue notevoli opere. Morì il 26 giugno del 1557 all'età di 81 anni.
 
Morì il 26 giugno del 1557 all'età di 81 anni.
 
==La personalità==