Teatro del Popolo: differenze tra le versioni

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Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]] il Teatro ritorna a chiamarsi Teatro del Popolo e la sua gestione passa direttamente all’Amministrazione Comunale, che ne cura la programmazione, sia teatrale, sia cinematografica, attraverso una Commissione appositamente istituita.
Il repertorio dell’epoca ricalca quello dell’anteguerra con operette e teatro dialettale, ed una celebre [[Tosca]] con [[Mario del Monaco]] nel [[1949]].
Non mancano nel repertorio dei primi anni ‘50 spettacoli di prosa con famose compagne teatrali come quella degli attori [[Isa Pola]], [[Pina Cei]], [[Franco Scandurra]], i giovani [[Mario Scaccia]] e [[Marcello Mastroianni]], o come la [[Compagnia Stabile di Roma]], di cui facevano parte [[Rina Morelli]], [[Paolo Stoppa]], [[Giorgio De Lullo]], [[Rossella Falk]] e [[Gianrico Tedeschi]], ed altre tra cui spicca il nome di [[Arnoldo Foà]].
Tra gli attori brillanti salgono sul palco del Teatro, tra gli altri, [[Mario Carotenuto]], [[Tino Scotti]] e [[Carlo Dapporto]].
 
===La crisi===
La gestione diretta del Teatro da parte del Comune di [[Colle Val d'Elsa]] non era però destinata a durare e la Prefettura di [[Siena]], che non aveva mai formalmente autorizzato la gestione comunale, premeva perchè passasse in mano a privati. E nel [[1953]] dopo una regolare gara la gestione passò a privati, nonostante la tenace resistenza dell’Amministrazione Comunale. Per circa venti anni furono scarse le rappresentazioni teatrali ed il Teatro sarà destinato quasi esclusivamente a proiezioni cinematografiche.