Castello Caetani: differenze tra le versioni

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==La storia del castello==
La famiglia Annibaldi cedette nel 1297 i territori di Sermoneta, Bassiano e San Donato al nipote di papa Bonifacio VIII, Pietro Caetani, per la somma di 140 mila fiorini d'oro. Si trattò comunque di una fortuna per l'intera zona, per Sermoneta, e soprattutto per il castello.
Nel [[1297]] Pietro Caetani, conte di [[Caserta]], acquista il castello grazie all'intervento di suo zio, [[papa Bonifacio VIII]]. Nel [[1499]] papa [[Alessandro VI]] scomunicò i Caetani, cacciandoli dai loro possedimenti e insediò nel maniero [[Lucrezia Borgia]], sua figlia illegittima. Il castello torna ai Caetani all'inizio del [[XVI secolo]] rimanendo nelle proprietà della nobile famiglia fino al [[1798]] quando, con l’occupazione francese, venne saccheggiato e trasformato in [[carcere]].
 
I Caetani infatti non risparmiarono nulla per rendere la Rocca degli Annibaldi una vera e propria fortezza militare, con nuovi edifici e ben cinque cerchie di mura, che, grazie a un sistema di ponti levatoi, garantivano la possibilità isolare la torre in caso di attacco.
 
Sotto Onorato III Caetani , nella metà del ‘400, Sermoneta conobbe il momento di maggior splendore: Onorato era un uomo attivo, energico, un vero e proprio comandante nato, come dimostrò partecipando alla battaglia di Lepanto.
 
Segnale importante del pericolo per la famiglia Caetani fu l'agguato di cui si ritrovò vittima lo stesso Onorato, ordito forse dai temibili Borgia.
Non appena Alessandro VI (di Borgia) fu eletto papa, nel 1499, scomunicò immediatamente i Caetani e confiscò tutti i loro feudi, affidandoli a sua figlia Lucrezia... (la famigerata Lucrezia Borgia, figlia del papa Alessandro VI).
 
Il Castello tornò di nuovo i suoi proprietari, verso la fine del XIX secolo, con Gelasio Caetani, a cui sono dovuti gli imponenti lavori di restauro dell'antica dimora di famiglia.
 
==La struttura==