Ministeri economici: differenze tra le versioni
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Il [[12 dicembre]] [[1968]], con il [[governo Rumor I]], il ministero del Bilancio assunse la denominazione di ''Bilancio e Programmazione economica'', in corrispondenza dell'entrata nella compagine governativa del [[Partito Socialista Italiano]]. A tale cambio di denominazione corrispose l'attribuzione della responsbilità per quel ministero, oltre che della redazione del bilancio annuale dello Stato, anche della programmazione di medio periodo (come il [[Documento di programmazione economica e finanziaria|Dpef]]).
La situazione rimase inalterata sino al [[1993]]: in quell'anno, nel pieno della fase di riforma del sistema politico (che poi verrà definita come il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica), uno dei [[Referendum abrogativi del 1993#Partecipazioni Statali|referendum abrogativi indetti]] riuscì nell'
Nello stesso anno, il [[Governo Ciampi|governo di]] [[Carlo Azeglio Ciampi]] presentò una proposta di accorpamento tra ''Tesoro'' e ''Bilancio'', che entrò in vigore tre anni dopo: dal [[18 maggio]] [[1996]] fu lo stesso Ciampi a ricoprire, nel [[governo Prodi I]], l'incarico di Ministero ''del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica'', giornalisticamente soprannanominato "super-Ministro" del Tesoro.
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