Sergej Vasil'evič Rachmaninov: differenze tra le versioni

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La nuova ''necessità'' del comporre mostrata da Sergej sconvolse Zverev che vedeva ciò come uno spreco del talento espresso fino ad allora sulla tastiera. I due non giunsero mai ad un accordo e Rachmaninov si trasferì nella classe del cugino Alexander Siloti. Successivamente decise però di abbandonare il conservatorio chiedendo di anticipare di un anno l'esame finale. Dimostrando una grandissima abilità al pianoforte si laureò nel [[1891]], appunto un anno prima del previsto. Andò avanti per laurearsi in composizione un anno più tardi portando all'esame un'opera intitolata ''Aleko'' che scrisse in quindici giorni, ottenendo il massimo dei voti. In poco tempo, dopo la laurea, scrisse il ''Preludio in Do Diesis Minore'', preludio al quale rimarrà legato in modo indissolubile per tutta la vita.
 
Fu Karl Gutheil ad avvicinare l'ormai emergente Rachmaninov, allora ancora alla ricerca di qualcuno che pubblicasse le sue composizioni. Sergej vendette a Gutheil una manciata di composizioni, inclusa l'opera ''[[Aleko'']]. E fu proprio allo stesso Gutheil che vendette i diritti del ''Preludio in Do Diesis Minore''. Sfortunatamente per lui, il lavoro non fu ''protetto'' mai da un [[copyright]] internazionale tanto che il celebre pezzo, uno dei più conosciuti per pianoforte, gli fruttò solo quaranta [[rublo|rubli]]. Gutheil rimarrà tuttavia l'editore di Rachmaninov fino al [[1914]], cioè fino alla morte.
 
Con un nuovo editore, e rinnovate energie, Rachmaninov divenne sempre più conosciuto in tutto il mondo sia per le sue composizioni che per le esecuzioni concertistiche; anche le sue opere divennero sempre più note e rappresentate tanto da attrarre l'attenzione dei giornalisti. In particolare, quelle del critico e teorico musicale, di origini paterne francesi, [[César Cui]] (Cezar' Kjui), fu un componente del "[[Gruppo dei Cinque]]", che in una occasione visitò Rachmaninov a Ivanokva, la sua proprietà a circa 500 Km a sud-est di Mosca. Durante la visita, Cui compose una corta melodia che sottopose al giudizio di Rachmaninov. Il parere secco e negativo espresso dal compositore sulla qualità della composizione (espresso per non illudere inutilmente il critico), si risolse nel continuo scrivere da quel momento in poi, da parte di Cui, note assai critiche rispetto alle ''performances'' di Rachmaninov.