Doveri dell'uomo: differenze tra le versioni

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==La concezione fascista dei Doveri dell'Uomo==
L'idea mazziniana, passabasata attraversosulla letradizione del pensiero democratico e sui principi dei diritti dell'uomo illuministici, secondo un'analisi marcatamente di tipo marxista, filosofia fortemente avversata da Mazzini, venne poi utilizzata, reinterpretandola strumentalmente per l'aspetto "responsabilizzante", anche da altre filosofie tra cui quella di [[Giovanni Gentile]] ed di[[Alfredo Rocco]] a diventarenella unodeterminazione dei pilastri fondamentalifondamenti della [[dottrina fascista]].
 
TuttaviaNella filosofia fascista tuttavia alla base vi è non più la concezione cristiana dell'uomo quale creatura divina, bensì quella [[storicismo|storicista]] ed [[organicismo|organicista]] dell'individuo come parte di un organismo sociale metatemporale, composto da un'infinita teoria di generazioni passate, presenti e future. L'individuo dunque è transeunte, mentre lo [[stato]], che rappresenta l'unità di queste generazioni, se non eterno, è quantomeno concepito ''sub specie aeterni''.
 
Allo stato dunque pertengono tutti i diritti, mentre i cittadini possiedono tutti i doveri nei confronti dello stato. La somma dei doveri assolti da ciascun cittadino (al quale - come recita il [[codice civile]] - viene richiesta "la diligenza del buon padre di famiglia") crea una massa di provvigioni tale che lo stato possa in seguito redistribuire ai suoi cittadini beni, franchigie, protezioni e privilegi in ragione dell'utilità del corpo sociale, così com'è inteso dal [[fascismo]].
 
Mazzini si faceva inoltre sostenitore di una graduale emancipazione delle colonie britanniche. Tanto W. T. Wilson e George Lloyd George , quanto molti leaders post-coloniali, tra i quali Gandhi , Golda Meir , David Ben Gurion , Nehru e Sun Yat-sen , consideravano Mazzini il proprio Maestro e "I doveri dell’uomo" la propria Bibbia morale, etica e politica.
 
==Diritti e responsabilità individuali secondo [[Robert A. Heinlein]]==