Computerized Maintenance Management System: differenze tra le versioni

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Poiché si tratta di un errore molto diffuso, è importante non confondere il [[Sistema Informativo di Manutenzione]], con l'applicazione sottostante che lo supporta. L'applicazione si può acquistare, il sistema informativo è il frutto del lavoro quotidiano dei tecnici, senza il quale nessun risultato atteso di miglioramento è raggiungibile.
 
La norma UNI 10584 recita infatti che il [[Sistema Informativo di Manutenzione]] ... "è un insieme di norme e procedure" ... "e può essere supportato in diverse forme" ... a partire da quella cartacea che fino a trent'anni fa era la più diffusa, per passare ai prodotti Office e per finire con le appicazioniapplicazioni dedicate dette CMMS (in inglese) o GMAO (in francese), che oggi rappresentano lo strumento più diffuso per supportare il [[Sistema Informativo di Manutenzione]].
 
Il sistema informativo nasce con lo scopo di progettare, organizzare e gestire la manutenzione interna di aziende che non si occupano primariamente di manutenzione, o la manutenzione offerta da aziende specializzate, che fanno della manutenzione il loro ''Core business''.
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===Strutture fisiche===
Comprendono l'anagrafica dei sistemi (impianti, linee produttive, edifici, verde, opere civili, infrastrutture, mezzi di trasporto, beni culturali e ambientali, beni archologiciarcheologici, ecc) e attraverso la scomposizione degli elementi che li compongono fino ad arrivare ai componenti più elementari, ma di interesse per la manutenzione. La logica seguita nella scomposizione è simile ma persegue obiettivi diversi rispetto alla scomposizione che si effettua per produrli ([[Distinta base]]).
 
===Collegamenti con i principali ricambi===
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Contrariamente agli interventi contenuti nel piano, i lavori di manutenzione su richiesta sono meno numerosi, ma di molto maggiore dimensione (si va da un minimo di 2-4 ore di manodopera per i lavori elettrici, ad un minimo di 8-10 ore di manodopera per i lavori meccanici, ma facilmente si trovano lavori che superano il centinaio di ore di manodopera per il loro completamento).
 
Le logiche di gestione sono pertanto molto diverse. La programmazione dei lavori su richiesta, non si basa semlicementesemplicemente sulle date, ma è multicriterio, ossia si basa anche sulla priorità, su chi ne ha fatto richiesta, su eventuali precedenze, sull'attuale stato del lavoro.
 
===Imprese esterne===
La gestione delle imprese esterne e dei servizi da loro offerti richiede una attenzione particolare rispetto alla gestione della manodopera sociale. Ciò perché le aziende definiscono con i loro fornitori una miriade di differenti azioni contrattuali: si va dai contratti in economia, ai contratti a misura, a forfeitforfait, in service, in full-service e in global-service, questo per citare solo le tipologie. All'interno di ciascuna tipologia vi sono poi diverse regole contrattuali che definiscono quando, come, e a che costo sono utilizzabili le risorse o i servizi offerti, nonché le modalità per effettuare il pagamento delle prestazioni.
 
===Magazzini materiali tecnici===
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Purtroppo, spesso, la tentazione di risparmiare gli elevati costi di immobilizzo che la gestione di un magazzino comporta, spinge i tecnici a tenere in catalogo numerosi ricambi a "scorta zero", da approvvigionare al momento del fabbisogno. Errori nella definizione di questi materiali e più in generale nella valutazione dei livelli minimi di scorta portano ad un rapido degrado del magazzino con i problemi citati di rotture di stock che a loro volta provocano ritardi nella esecuzione delle azioni manutentive.
 
Un errore piuttosto comune, in tal senso, è di basare le previsioni di consumo su un modello storicistico (ossia valutantovalutando i consumi nei periodi precedenti). Tale approccio che funziona piuttosto bene con i materiali di consumo e con i materiali non tecnici, se usato con i ricambi da risultati veramente disastrosi.
Con i ricambi, per prevedere i loro consumi, il modello migliore è basato sull'affidabilità e la criticità dei sistemi o dei componenti che li utilizzano. Se si segue tale modello si riducono al minimo le probabilità di rotture di stock, pur mantenendo la possibilità di ottenere importanti economie, gestendo una parte di essi a fabbisogno (ossia a scorta zero).