Acculturazione: differenze tra le versioni

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In [[Scienze etnoantropologiche|antropologia]], l''''acculturazione''' è il processo per cui una [[società]] assume progressivamente, fino a farli propri, i modelli normativi [[etica|etici]], [[estetica|estetici]], [[giurisprudenza|giuridici]], [[politica|politici]] etc. di un'altra [[cultura]], spesso più avanzata.
 
I processi di acculturazione possono essere pacifici e parziali, come nel caso dell'assunzione delle forme [[letteratura greca|letterarie greche]] da parte dei [[Impero romano|Romani]] in età regia e, soprattutto, repubblicana, oppure violenti e determinati da invasione, [[colonizzazione]] o [[conversione]] forzata, come nel caso delle [[popoli indigeni|popolazioni autoctone]] di [[nativi americani|America]] e [[aborigeni australiani aborigeni|Oceania]], "scoperte" e soggiogate dagli [[Europa|Europei]] fra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVIII secolo]].
 
Il processo di acculturazione non è mai a senso unico, bensì uno scambio a doppio binario (''a two ways process'' secondo la definizione di [[Melville Jean Herskovits|Herskovits]]): anche la [[civiltà]] che dona la propria cultura viene modificata dalle caratteristiche della cultura con cui è entrata in contatto.