Qusayy ibn Kilāb: differenze tra le versioni

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'''Qusayy''' {{Arabo|ﻲﺼﻗ}}, fu un antenato (della quinta generazione) di [[Maometto]] e restauratore del culto pre-islamico della [[Kaaba|Ka`ba]] a [[La Mecca|Mecca]]. I dati della tradizione sono unanimi sulla sua filiazione: Qusayy b. Kilāb b. Murra b. Ka‘b b. Lu’ayy b. Ghālib b. Fihr/Quraysh.
 
Esse sono unanimi anche sulla sua vita e le sue gesta riportate in un racconto che sopravvive in tre redazioni differenti tra loro solo per alcuni dettagli minuti; esse risalgono rispettivamente a Muhammad al-Kalbī, Ibn Ishāq e ‘Abd al-Malik b. ‘Abd al-‘Azīz b. Jurayj al-Makkī. Qusayy vi è rappresentato secondo il tipo leggendario dell’eroe fondatore di città: egli ha trascorso la sua infanzia e la sua prima giovinezza lontano dalla patria e nella totale oscurità; figlio cadetto di Kilāb b. Murra, discendente dei [[Quraysh]], la cui superiorità a Mecca era stata rimpiazzata da quella dei Banu Khuzā‘a, egli perde il padre poco dopo la nascita e viene portato dalla madre Fātima bint Sa‘d b. Sayāl, che si era risposata con un membro dei Banū ‘Udhra, nella tribù di questi, nel nord della Penisola Arabica, sulla frontiera siriana del [[Hijaz]], oppure in pieno territorio siriano, presso il fiume Yarmūk.
 
Sarebbe stato qui che, secondo una tradizione, il suo nome Zayd fu sostituito dal soprannome Qusayy, dalla radice <q-s-y> "allontanarsi". Avendo appreso da sua madre le sue vere origini, Qusayy ritorna infatti a Mecca dove, grazie al suo matrimonio con la figlia del capo khuza‘ita (che dirigeva tutte le funzioni del culto alla Ka`ba e del pellegrinaggio), acquisisce una posizione importante nella città. Alla morte del suocero, Qusayy riesce a succedergli, acquisendone tutte le cariche, ma solo in seguito ad una lunga guerra con i Khuzā‘a.