Carnello: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Fibreno DSC02431.JPG|200px|thumb|Il fiume [[Fibreno]] nei pressi di Carnello|left]]
Nel secolo XIX, infatti, il trionfo delle armi francesi portò con sè pace, lavoro e benessere. Vennero dalla Francia molti avventurieri, ma anche geniali operatori economici.
Carlo Lefebvre, oculato finanziere e fortunato industriale, acquistò una fabbrichetta di carta dal suo connazionale Berengèr e poi alcuni opifici a Carnello, chiusi per dissesti finanziari. Trasformò tutta una plaga allora pressocchè deserta in sonanti offcine cartarie, dotate dei più moderni macchinari: la famosa macchina continua. Tale ''macchina continua'' entrò in funzione nel 1828.
L'industriale napoletano, Lorenzo Zino, comprò nel 1824 l'isola di Carnello nel territorio di Sora e nel 1826 un fondo al di là del fiume in territorio di Isola del Liri. Dove prima erano 12 gualchiere mosse da 9 canali derivati dal Fibreno sorse un imponente lanificio. Nel 1832 lo stesso Zino, con Lefebvre e il Comune di Sora, provvide a rendere praticabile da carri e carrozze la strada Carnello-Sora.
Dopo i grandi complessi industriali, Zino e Lefebvre, fu edificata nei primi anni del XX secolo la Cartiera di Gabriele De Caria che onorò con la sua presenza questo paese, offrendo centinaia di posti di lavoro ai suoi abitanti.
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*"Carnello: Immagini della memoria" - edizione Officina della Cultura 1987
*"Carnello e la via del Fibreno" di Marcello Rizzello - edizione Officina della Cultura 1991
 
==Voci correlate==
*[[Lirinia]]