Paragone (rivista): differenze tra le versioni

<small>"Un' '''apertura sincera verso la storia''' di oggi, di ieri, di sempre, sarà dichiaratamente il nostro "segno di contraddizione", il discrimine più certo per i nostri lettori, per i nostri amici e, in un senso che assicuriamo tutto ideale, per i nostri nemici. "</small>.</div></br>

La [[rivista]] è articolata in due serie ed è divisa in fascicoli di letteratura e in fascicoli di arti figurativi. La copertina è rispettivamente di colore blu e rossa. I fascicoli vengono pubblicati a mesi alterni per dodici mesi. </br>

La rivista, che è passata in questi anni attraverso numerosi editori, è ora tornata alla casa editrice Sansoni.</br> Curata da Longhi fino alla sua morte, avvenuta nel [[1970]], fu la serie artistica, mentre la serie letteraria era redatta da un Comitato di Redazioni formato in origine da [[Anna Banti]], [[Attilio Bertolucci]], [[Carlo Emilio Gadda]], [[Piero Bigongiari]] e in seguito ancora da A. Banti,da A. Bertolucci, da [[Giuliano Briganti]] [[G. Cattaneo]], [[Cesare Garboli]], [[G. Leonelli]], [[Giovanni Raboni]].</br>

La rivista ha sempre affiancato ai testi del [[novecento]], saggi e testi di autori come [[Ippolito Nievo|Nievo]], [[Charles Baudelaire|Baudelaire]], [[Francesco De Sanctis|De Sanctis]], [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], [[Stephane Mallarmé |Mallarmé]], [[Alessandro Manzoni|Manzoni]], [[Ludovico Ariosto|Ariosto]], [[Francesco Petrarca|Petrarca]], pur mantenendo una spiccata preferenza per la [[letteratura]] contemporanea.</br> La struttura dell'attuale rivista, pur mantenendo il carattere [[Antologia|antologico]], presenta, vicino ad una parte [[saggistica]], una sezione di recensioni sotto il titolo di "Appunti" e un "Giornale", che sostituiscono le due originali sezioni intitolate "Antologia" e "Letture".