Lingua isolante: differenze tra le versioni

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Sono chiamate '''lingue isolanti''' quelle [[lingua (idioma)|lingue]] che non possiedono [[Declinazione (grammatica)|declinazioni]] o [[Flessione (linguistica)|flessioni]], in cui quindi la [[morfologia]] sia poca o nulla. Indicando il [[morfema]] come la minima unità che definisca un significato (come prefissi e desinenze), ne consegue che nelle lingue isolanti le parole non sono scomponibili in unità morfologiche più piccole. Queste lingue non si esprimono tramite modificazione delle parole, ma attraverso la posizione che esse occupano all'interno della frase.
 
Prendiamo ad esempio l'[[lingua inglese|inglese]], lingua diventata, nel tempo, principalmente isolante: nei tempi verbali è indispensabile assegnare la persona a cui detti tempi si riferiscono, per indicare precisamente di cosa si sta parlando: ''I talk'', ''I will talk'' (parlo, parlerò). In italiano, [[lingue flessive|lingua flessiva]], non è necessario, poiché le [[desinenza|desinenze]] (modificazioni terminali delle parole) definiscono senz'altro il significato del verbo stesso.