Stalinismo: differenze tra le versioni

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==Lo stalinismo in Unione Sovietica==
Il corso politico di Stalin può essere caratterizzato da vari elementi. Anzitutto una feroce repressione del dissenso politico, reale o anche solo potenziale, iniziata con le ''[[Grandi purghe]]'' del [[1935]]-[[1936]], "l'eliminazione dei kulaki (contadini benestanti) come classe", operazione svolta con mezzi fondamentalmente militari, potenziamento dell'esercito e deportazioni dei gruppi sociali o nazionali "ostili" o potenzialmente tali nei terribili campi di concentramento sovietici ([[Gulag]]), nei quali confluiranno poi anche molti prigionieri di guerra. In seguito Stalin si produsse in una sistematica eliminazione di tutto ciò che potesse in qualche modo mettere in discussione il suo ruolo, o semplicemente - anche solo potenzialmente - fargli ombra. Inoltre, per assicurarsi sicuri appoggi, eliminò progressivamente ogni rappresentante di quella che di volta in volta poteva essere considerata una "vecchia guardia", sia politica sia professionale, allo scopo di sostituirla con elementi nuovi, da lui promossi, e pertanto a lui grati e fedeli. Per questo procedette ad una epurazione massiccia della stessa Armata Rossa, promuovendo giovani quadri ed ufficiali, sulla base di requisiti di fedeltà più che di capacità, a scapito degli elementi più esperti, ma per questo motivo più potenzialmente autonomi. È condivisa l'opinione (espressa nei suoi scritti su Stalin, ad esempio, da Roy Medvedeev) che agli esiti di questa operazione , oltre a specifici errori di Stalin, si debba la relativa facilità con la quale le armate tedesche penetrarono profondamente nel territorio sovietico nel corso dell'[[Operazione Barbarossa]] nonostante il preavviso a Stalin fornito dalla spia sovietica presso i tedeschi [[Richard Sorge]].
Allo scopo di allestire i processi (''purghe'') venivano utilizzate false accuse (spionaggio verso paesi stranieri, trockijsmo, frazionismo, in arte "formalismo", deviazionismo, cosmopolitismo, ecc.) che spesso venivano confermate dagli stessi interessati, sottoper torturaun nellemalinteso carcerisenso stalinistedi fedeltà alla causa e al partito, o nella speranza di essere giustiziati ponendo così rapidamente fine alle sofferenze date dalle torture.
 
Altro elemento che caratterizza il corso politico di Stalin è il recupero del nazionalismo panrusso, l'ostilità verso il "cosmopolitismo" e, in genere, contro ogni tendenza che subordinasse l'interesse nazionale, inteso nel senso più tradizionale, ad interessi più generali, anche se rivoluzionari o internazionalisti.