Isma'il Safwat: differenze tra le versioni

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Due giorni prima del voto che sancì il [[Piano di spartizione della Palestina]], dichiarò al Capo di Stato Maggiore delle forze armate irachene che "la maggior parte degli Arabi [palestinesi] non possono allo stato presente in alcun modo resistere alle forze [[Sionismo|sioniste]], anche se numericamente gli Arabi sono superiori".<ref>Benny Morris, ''The Birth of the Palestinian Refugee Problem Revisited'', 2006, p. 33.</ref>
 
Non smise in seguitò di mettere in guardia i dirigenti arabi riguardo le carenze della loro preparazione militare, a fronte dell'[[Yishuv]], reclamando maggiori mezzi e un intervento più rapido e più possente degli eserciti arabi. Si dimise il [[13 maggio]], due giorni prima dell'entrata in guerra degli eserciti arabi, convinto della ''débacle'' che incombeva , come conseguenza della carenza pressoché assoluta di coordinamento militare.<ref>[[Dominique Lapierre]] et Larry Collins, ''O Jérusalem'', p. 563.</ref>
 
== Bibliografia ==