Emiplegia: differenze tra le versioni

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- infettive
- malformazioni
 
I segni si possono manifetsare all'improvviso oppure in modo graduale.
le fasi dello sviluppo dell'emiplegia sono sostanzialmente due:
 
- fase acuta in cui prevale una paralisi flaccida e dura mediamente dalle 2 alle 6 settimane
 
- fase sub-acuta in cui prevale la paralisi spastica e i segni vanno in contro a stabilizzazione. in questa fase si manifestano sincinesie o sinergie, reazioni associate ed è possibile un recupero motorio funzionale.
 
i segni secondari che caratterizzano l'emiplegia sono:
 
- motori; vi è un deficit di reclutamento delle unità motorie
 
- iperreflessia definita come abnorme reazione al riflesso da stiramento dovuta ad una mancata inibizione del sistema piramidale (danneggiato).
 
- comparsa dei riflessi primitivi per mancata inibizione di questi (riflesso di babinsky, riflessi tonici del collo, estensione crociata...)
 
- lentezza delle risposte muscolari dovuta ad una prevalenza delle fibre muscolari toniche rispetto a quelle fasiche
 
- sensitivi; vi è un'alterata sensibilità superficiale, discriminativa e profonda.
 
- aumento della rigidità muscolare non solo dovuta alla risposta neurologica allo stiramento, ma anche all'accorciamento del muscolo e all'aumento della stifness passiva.
 
- deficit delle funzioni corticali superiori (afasia, aprassia, neglet, anosognosia...)
 
-segni terziari come piaghe da decubito, retrazioni muscolo-tendinee, ipostenia muscolare