Anitya: differenze tra le versioni

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Nelle parole del Buddha:
 
:La percezione dell'impermanenza, o ''[[bhikkhu]]'', sviluppata e assiduamente praticata, porta all'abbandono delle passioni sensuali, all'abbandono della passione per l'esistenza materiale, all'abbandono della passione per il divenire, all'abbandono dell'ignoranza, all'abbandono e all'annullamento di ogni presunzione circa l'"Io sono".
 
:Come quando in autunno un agricoltore, arando con un grande aratro, recide tutte le radici che si diramano nel suolo mentre ara; nello stesso modo, o ''bhikkhu'', la percezione dell'impermanenza, sviluppata e assiduamente praticata, porta all'abbandono delle passioni sensuali... all'abbandono e all'annullamento di ogni presunzione circa l'"Io sono".
: ''Saṃyutta Nikāya, 22.102''
 
: Sarebbe meglio, o ''bhikkhu'', che una persona ordinaria e non istruita consideri questo corpo, costituito dei quattro grandi elementi, come il proprio sé piuttosto che la mente. Perché questo? [Perché] questo corpo si può constatare durare per un anno, o per due anni, cinque anni, dieci anni, venti anni, cinquant'anni, cent'anni e ancora di più. Ma quello che si chiama mente, che si chiama pensiero, che si chiama coscienza, di continuo un momento sorge e un altro cessa, di giorno come di notte.
: ''Saṃyutta Nikāya, 12.61''