Capo di stato maggiore: differenze tra le versioni

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'''Capo di Stato Maggiore''' è in ambito militare il titolo riservato all'[[ufficiale]] posto a capo dello [[Stato Maggiore]], organizzazione di vertice con compiti di pianificazione, coordinamento e controllo delle operazioni di una grande unità (in genere dal livello di [[brigata]] in su). Egli affianca il Comandante della medesima unità e qualora non sia prevista la figura del Vicecomandante, ne esercita la funzione.
 
Per motivi tradizionali a capo dello Stato Maggiore di una Forza Armata è posto il Sottocapo '''Sottocapo di Stato Maggiore''', mentre il comando vero e proprio è assunto dal Capo di Stato Maggiore. Tale eccezione è dovuta al fatto che nei secoli scorsi il comando effettivo degli eserciti era esercitato in prima persona dei Re. Questi, però, non avendo spesso grande esperienza militare, si affidavano spessofrequentemente al loro Capo di Stato Maggiore, che di fatto diventava il comandante effettivo.
 
Al giorno d'oggi ai capi di stato è riservato solo il comando politico delle Forze Armate, che esercitano in base alle regole costituzionali di ciascun paese. Tuttavia nelle repubbliche presidenziali il potere esecutivo è solitamente esercitato dal '''Presidente''' e non colleggialmente dal '''Governo'''. Considerando che spetta al potere esecutivo la nomina e la destituzione dei Capi di Stato Maggiore, nonchè l'emanazione degli indirizzi generali ai quali questi devono attenersi nella condotta delle operazioni militari, in tali repubbliche il Presidente tende ad assumere di fatto il ruolo di Comandante effettivo.