Pompeo Neri: differenze tra le versioni

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Nel [[1749]] Pompeo Neri fu chiamato a [[Milano]] a svolgere, per conto di [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]], il compimento della riforma del catasto milanese. Presiedette la Giunta per il censimento e si adoperò ad abbattere abusi e privilegi di nobiltà e clero, opponendovi giustizia fiscale, razionalità amministrativa, punti d'appoggio per un nuovo catasto fondato su una più equa ripartizione dei carichi fiscali.
 
Terminata la lunga parentesi milanese, nel [[1758]] Neri fece ritorno a Firenze, e fu subito nominato consigliere della Reggenza per gli affari di Finanza. Nel [[1763]] una grave carestia, che durò qualche anno, colpì duramente la Toscana e il resto della penisola,. e ilPompeo Neri per porvi rimedio proposeindicò come soluzione la liberalizzazione del commercio del grano, proposta che fu accolta non senza incontrare una certa opposizione nell’aprile del [[1764]] con l’emanazione di un provvedimentoeditto che ebbe tuttavia un valore temporaneo.
 
Nel [[1765]] con l'arrivo in Toscana del nuovo granduca [[Pietro Leopoldo]], succeduto al padre solo dopo la morte di questi, le istituzioni governative toscane furono profondamente rivoluzionate. Il granduca infatti eliminò l’istituto della Reggenza reputato ormai inutile e inefficace, e istituì nuovi dipartimenti o ministeri, assegnandoaffidando quelloil dipartimento degli affari interni proprio a Pompeo Neri. L'anno successivo, insieme ad altri nove alti funzionari granducali, Neri diventò membro di una commissione che progettò un piano di bonifica della [[Maremma]].
Al Neri furono affidati anche altri incarichi, tra i quali si può menzionare quello di Segretario delle Riformagioni. L'anno successivo, Neri entrò a far parte di una Deputazione granducale costituita da nove membri che elaborò un progetto di bonifica della [[Maremma]].
 
Con le dimissioni del conte austriaco Francesco Orsini divon Rosenberg<ref>Francesco Orsini von Rosenberg (Vienna 1723-Vienna 1796), in tedesco: Franz-Xaver-Wolf von Orsini-Rosenberg. Il conte austriaco Francesco Orsini divon Rosenberg arrivato nel 1766 in Toscana da Vienna fu nominato lo stesso anno presidente del consiglio di Finanze e maggiordomo maggiore della Real Corte Granducale. Prima di diventare ministro degli esteri, fu anche ministro della guerra.</ref> avvenute nel [[1770]], all'epoca ministro degli Esteriesteri del Granducato di Toscana e principale consigliere di Pietro Leopoldo, Pompeo Neri fu nominato presidente del Consiglio di Stato, istituzione appena nata per volere del granduca.
 
Sotto questa importante veste, Neri colse l'occasione per riprendereripartire con la battagliacampagna per la definitiva liberalizzazione del commercio del grano. Nonostante l'opposizione di molti, la tenacia del Neri riuscì a spuntarla qualche anno dopo: il 24 agosto del [[1775]] la liberalizzazione del commercio del grano fu stabilita in via definitiva da un decreto emanato daldel granduca [[Pietro Leopoldo]].
 
Nel [[1771]] arrivò l'ennesimo nuovo importante incarico pubblicòpubblico: Pompeo Neri fu a capo della giuntacommissione perche aveva come obiettivo la riforma dell'amministrazione della giurisdizionegiustizia civile e criminale,. deputazioneDi diquesta cuideputazione fecero parte anche il senatore senese Tommaso Piccolomini<ref>Tommaso Piccolomini, conte senese, Segretario delle Tratte.</ref>, l'auditoreil della Consultafiorentino Stefano Querci, auditore della consulta<ref>Stefano Querci, fiorentino, avvocato poi auditore della Consulta.</ref>, e l’eminente studioso fiorentino Giuseppe Pelli Bencivenni<ref>Giuseppe Pelli Bencivenni (1729-1809), patrizio fiorentino, autore di numerosi saggi e dissertazioni, direttore degli Uffizi dal 1775 al 1793.</ref>. Anche altrialtre provvedimentiproposte che il giuristaNeri toscanoporto caldeggiòavanti furonovidero effettivamenteuna attuati,effettiva traattuazione iin qualiquesti possonoanni: esserel’abrogazione annoveratidell'asilo nelecclesiastico [[1769]]e laprovvedimenti di limitazione della manomorta eecclesiastica, laentrambe soppressioneapprovate dell'asilonel ecclesiastico[[1769]].
 
Il 14 settembre [[1776]], Pompeo Neri si spense nella sua città natale all'età di 70 anni. Da instancabile studioso e riformatore, stava lavorando a una raccolta definitiva delle leggi più importanti e più frequentemente richiamate nella prassi amministrativa, governativa e giudiziaria del [[Granducato di Toscana]].
 
==Opere==
*''Discorso sopra lo stato antico e moderno della nobiltà di Toscana''. Firenze, 1748.
*''Relazione dello stato, in cui si trova l'opera del censimento universale del ducato di Milano nel mese di maggio dell'anno 1750''. Milano, G.R. Malatesta, 1750.
*''Osservazioni sopra il prezzo legale delle monete''. Milano, 1752.