Amedeo di Castellamonte: differenze tra le versioni

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Amedeo di Castellamonte proseguì inoltre al [[parco del Valentino]] i lavori iniziati dal padre, che riguardarono anche il castello, intervenne sulla chiesa di San Salvario, sul [[convento di Santa Cristina]], sulla [[chiesa di san Francesco da Paola]], sul [[castello di Moncalieri]] e sulla [[Villa della Regina]]. <br/>
Nel [[1646]] progettò un edificio sacro nell'astigiano: la [[chiesa di Sant'Elena]] in [[Villafranca d'Asti]], su richiesta di [[Mons. Giacomo Goria]], Vescovo di Vercelli, originario di questo paese e legato alla corte sabauda.
Nel [[1654]] progettò la [[chiesa dei Santi Bernardino e Brigida]] a [[Lucento]] e in seguito costruì la cappella per la [[Sindone]] di [[Torino]], poi completamente cambiata da [[Guarino Guarini]]. Costruì anche numerose fortificazioni e scenografie per celebrazioni dinastiche, e lavorò su alcuni palazzi nobiliari come [[Palazzo Lascaris]].