Vinaya: differenze tra le versioni

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{{Buddhismo dei Nikaya}}
'''Vinaya''' è un termine [[sanscrito]] e [[pali|pāli]] che significa ''disciplina'' e nel [[Buddhismo]] indica la raccolta scritturale delle norme di condotte seguite dai monaci (''[[bhiksu]]'', sanscr., ''[[bhikkhu]]'', pāli) e dalle monache (''[[bhiksuni]]'', sanscr., ''[[bhikkhuni]]'', pāli).
 
Il vinaya è una delle due categorie degli antichi insegnamenti del [[Buddha Shakyamuni]] (o ''[[Buddhadharma]]'') insieme al '[[Dharma]]' (ovvero ''dottrina''). Un altro termine per indicare il Buddhismo è infatti ''Dharmavinaya''.
 
Attualmente disponiamo di sette vinaya delle antiche scuole ([[Buddhismo dei NikayaNikāya]]).
 
Il vinaya [[Theravāda]], di probabile origine [[Sthaviravāda]] [[Vibhajyavāda]], è conservato nel [[Canone pāli]] ed è suddiviso in tre parti:
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Il vinaya [[Mūlasarvāstivāda]] è conservato nel [[Canone tibetano]] dove prende il nome di ''Dul-ba''. Fu tradotto nell'VIII sec. dai monaci [[Kashmiri]] [[Jinamitra]], [[Vidyakaraprabha]], [[Sarvajnadeva]], [[Dharmakara]] e dal dotto tibetano [[Chokro Lui Gyalsen]]. È suddiviso in sette parti contenute in tredici volumi e contiene 253 precetti per i monaci e 364 per le monache.
 
Il [[Canone cinese]], nella sezione 律部 (''[[Lǜbù]]'') [vol. 22-24] 199 rotoli, [[T.D.]] dal n. 1421 al n. 1506, contiene 5 vinaya delle scuole del [[Buddhismo dei NikayaNikāya]]:
*''[[Cāturvargīya-vinaya]]'' (Quadruplici regole della disciplina , 四分律 [[pinyin]]: ''Shìfēnlǜ'', giapp. ''Shibunritsu'') della scuola [[Dharmaguptaka]], tradotto in cinese nel 408 da [[Buddhayasas]] e da Zhu Fonian contiene 250 regole per i monaci e 348 regole per le monache.
*''[[Daśa-bhāṇavāra-vinaya]]'' ( Dieci suddivisioni delle regole monastiche, 十誦律 [[pinyin]] ''Shísònglǜ'', giapp. ''Jūjuritsu'') della scuola [[Sarvâstivāda]] tradotto da [[Kumārajīva]] e [[Puṇyatara]] nel 404 (quest'ultimo morì prima della fine della traduzione che fu successivamente completata da [[Dharmaruci]]). Si compone di dieci libri ed è scomparso nella lingua originale [[sanscrita]] di cui però sono stati rinvenuti più frammenti.
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La scuola [[Theravāda]] nei vari paesi del Sud-est asiatico in cui è presente, segue il vinaya contenuto nel [[Canone pāli]].
Tutte le scuole tibetane e mongole seguono il vinaya [[Mūlasarvāstivāda]] contenuto nel [[Canone tibetano]].
Tutte le altre scuole buddhiste mahayanamahāyāna (cinesi, giapponesi, coreane, vietnamite, etc.) seguono il vinaya [[Dharmaguptaka]] contenuto nel [[Canone cinese]], con l'aggiunta delle regole [[MahayanaMahāyāna]] contenute nel ''[[Brahmajalasutra]]'' (梵網經 [[pinyin]]: ''Fànwǎng jīng'', giapp. ''Bonmō kyō'', Il Sutra della rete di Brahma) testo fondamentale per l'ordinazione monastica mahayanamahāyāna. Fanno eccezione le scuole giapponesi [[Tendai]] e [[Zen]] le quali seguono esclusivamente le regole [[MahayanaMahāyāna]] contenute nel ''[[Brahmajalasutra]]''. Ciò è dovuto alla scelta del fondatore del [[Buddhismo Tendai]], [[Saicho]], il quale nel IX secolo. di rientro da un pellegrinaggio in [[Cina]], decise che erano sufficienti i precetti [[MahayanaMahāyāna]]. Essendo tutti i fondatori delle scuole [[Zen]] stati ordinati su piattaforme monastiche [[Tendai]], anche queste scuole del [[Buddhismo giapponese]] adottarono la scelta di [[Saicho]].