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==Il movimento icariano==
 
Convinto di poter dar vita a un processo reale in seguito all'esito della raccolta di pochi seguaci, Cabet ritornò in Francia con l'intenzione di allargare il movimento. Riprese la pubblicazione di ''Le Populaire'' e cercò elementi disposti a fondare una comunità che doveva essere punto di partenza per un vasto movimento. Negli anni che precedettero la rivoluzione del [[1848]], diffuse un gran numero di testi e opuscoli, tra i quali si segnalò il ''Vero Cristianesimo secondo Gesù Cristo''. Sulla falsariga della già famosa opera di [[Henri de Saint-Simon|Saint Simon]] (''Nuovo cristianesimo''), Cabet riaffermava il ruolo del [[Cristo]] come massimo esponente del comunismo, di sé stesso come apostolo e degli icariani come discepoli, tutti in grado di guidare gli uomini verso la redenzione sociale, cioè verso la nuova forma di comunità.
Il progetto realistico di una comunità icariana fu pronto nel [[1847]] e la fondazione della prima colonia era previsto su terreni acquisiti negli Stati Uniti. Il progetto non poteva essere di tipo nazionalistico e perciò, oltre alla scelta del territorio, fu scelto anche di prendere accordi con le società operaie internazionaliste. Il progetto fu presentato quindi come programma politico alla società degli esuli tedeschi a Londra. Il suo organo, la ''Komministische Zeitschrift'' (Rivista Comunista), su cui scrivevano anche [[Marx]] ed [[Engels]], considerò seriamente l'autore del programma per la sua azione in campo sociale, ma criticò la sua mancanza di fondamenti teorici e soprattutto il legame con l'utopismo classico, che non concepiva il comunismo come una reale trasformazione in corso nella società coinvolgendo massse di uomini ma come un modello da raggiungere attraverso la volontà di pochi.
Cabet, scrissero [[Marx]] ed [[Engels]], non doveva essere affatto giudicato ''"dal suo sistema, ma dagli scritti polemici e in genere da tutta la sua attività come capo di partito"'' (''Opere complete'', vol. V pag. 483). Nel [[1846]] c'era ancora spazio per giudicare positivo l'apporto dei precursori del comunismo, cosa che dopo la rivoluzione del [[1848]] non fu più possibile fare, dato che il movimento reale aveva già consegnato le utopie alla storia.