Teoria dell'etichettamento: differenze tra le versioni

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Secondo la teoria dell'etichettamento sarebbero vittime dell'etichettamento soprattutto coloro che compiono alcuni tipi di reati che suscitano "allarme sociale" e che non dispongono di mezzi materiali nè di una reputazione o di uno status consolidato in grado di contrastare la penetrazione dell'etichetta di criminale. Inoltre la definizione stessa dei comportamenti da stigmatizzare (reati, o anche atti non penalmente rilevanti come il consumo di droghe), sarebbe influenzata dal diverso potere di influire sull'opinione pubblica e sulle leggi detenuto dagli strati più agiati. Di conseguenza la reazione sociale non è attivata in maniera uguale per tutti i tipi di reato, ma è più severa e dannosa nei confronti della microcriminalità e dei reati associati alle minoranze, ai poveri, ai presunti recidivi o a chi ha un determinato aspetto. Al contrario i protagonisti di altri comportamenti criminali, ad esempio i [[crimini dei colletti bianchi]], non subirebbero lo stesso processo di condanna sociale grazie alla tolleranza concessa per i tipi di reati tipici della middle class, spesso socialmente più dannosi, e grazie allo status e ai mezzi detenuti che permetterebbero una serie di strategie in grado di "salvare la faccia" in modo efficace.
 
Secondo questa teoria la reazione sociale, come oggi configurata, sarebbe quindi un fattore criminogeno soprattutto nel caso dei soggetti deboli e marginali. Per contrastare questo processo dannoso la teoria dell'etichettamento suggerisce una cautelaparsimonia nella definizionesomministrazione didella reatosanzione penale, da riservareriservarsi ai fenomeni più gravi (depenalizzazione), e l'ampia adozione di misure alternative al carcere finalizzate al reinserimento del detenuto ed alla cancellazione dell'etichetta (deistituzionalizzazione).
 
La teoria dell'etichettamento è utilizzata anche da coloro che contestano, ad esempio, la "medicalizzazione facile" di certi tipi di disagio mentale ed in generale in tutti gli ambiti nei quali si potrebbe indurre l'effetto [[profezia che si auto avvera]]. Secondo questa corrente, che trova le sue radici nel libro del sociologo [[Thomas Scheff]] "[[Being Mentally Ill]]" la "[[salute mentale|malattia mentale]]", ad esempio, avrebbe in molti casi un'origine sociale o, in ogni caso, la medicalizzazione avrebbe in molti casi effetti deleteri.