Polpette: differenze tra le versioni

▲''Polpetta'' e ''polpettone'' offrono alla [[lingua italiana]] una considerevole quanto amena verietà di interpretazioni.<br/>

▲*Rimanendo in ambito culinario, si chiamano polpette anche analoghe pallottole contenenti ingredienti diversi da quelli suddetti; es. ''polpette di [[Riso (alimento)|riso]]'', ''polpette di [[aragosta]]'', ''polpette di [[Solanum melongena|melanzane]]'' etc.<br/>

▲*''Fare qualcuno a polpette'', oppure, ''fare polpette di qualcuno'', in tono scherzoso, vuol dire che lo abbiamo ''fatto a pezzi'', ''conciato male'', sia fisicamente che moralmente; in contesto sportiva significa che abbiamo stravinto su di lui.<br/>

▲*La polpetta può anche indicare un ''boccone avvelenato'' somministrato ad un animale al fine di sopprimerlo. Si può anche usare l'espressione completa "polpetta avvelenata", tuttavia, nello specifico contesto, frasi come ''«Qualcuno ha gettato delle polpette ai cani»'', possono essere considerate sufficientemente eloquenti.<br/>

▲*L'espressione ''polpetta avvelenata'' trova spazio, invece, nel linguaggio della politica. Può accadere che, tra avversari, ci si combatta anche a suon di "elogi", i quali, però, non producono un effetto positivo, ma, al contrario, rischiano di mettere in cattiva luce colui che li riceve. Ad esempio, nel [[1993]], durante la campagna elettorale per eleggere il [[sindaco]] di [[Roma]], il candidato - poi vincitore - [[Francesco Rutelli]], reagì con veemenza agli elogi che gli pervennero, pubblicamente, dall'allora esule [[Bettino Craxi]] (dai più additato - a torto o a ragione - come il maggior responsabile della degenerazione politica italiana che sfociò nella famosa inchiesta "[[Mani pulite]]"), il quale dichiarò che se avesse abitato a Roma avrebbe certamente votato Rutelli. Quest'ultimo, anche durante un faccia a faccia televisivo col suo competitore, [[Gianfranco Fini]], avvenuto nel corso di una puntata del [[Maurizio Costanzo Show]], respinse al mittente quegli apprezzamenti, bollandoli come una vera e propria ''polpetta avvelenata''.<br/>

▲*Passando infine a ''polpettone'', questa parole viene usata, con disprezzo, per indicare qualcosa di particolarmente noioso, pesante e farraginoso; ad esempio un [[libro]], un [[film]], un'[[oratore]] etc., in quanto si vuole alludere ad una vera (o presunta) difficoltà nel "digerire" questa pietanza.<br/>