Sramanera: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Kruoit76g (discussione | contributi)
Kruoit76g (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{F|religione|maggio 2008}}
'''Srāmanera''' ([[Palisanscrito]]; [[pāli]] ''sāmaṇera'', [[Cinese]] 沙彌 ''shāmí'' o ''sha-mi'', [[Giapponese]] ''shami'', [[Tibetano]] ''dge tshul pha'', [[thailandese]] เมร) è un [[monaco buddhista]] novizio. L'età di ingresso al noviziato buddhista, e le regole a cui si sottopone colui che ne fa parte, variano a seconda del ''[[vinaya]]'' adottato dalla scuola e del [[Canone buddhista]] in cui esso è contenuto.
 
La scuola [[theravadatheravāda]] nei vari paesi del Sud-est asiatico in cui è presente, segue il ''[[vinayaVinaya pitakaPiṭaka]]'' contenuto nel [[Canone palipāli]].
Tutte le scuole tibetane e mongole seguono il ''[[vinaya]]'' [[mulasarvastivada]] contenuto nel [[Canone tibetano]].
Tutte le altre scuole buddhiste mahayana[[mahāyāna]] (cinesi, giapponesi, coreane, vietnamite, etc.) seguono il ''[[vinaya]]'' [[dharmaguptaka]] (''Caturvargikavinaya'', cin. ''Shifenlu'', giapp. ''Shibun ritsu'') contenuto nel [[Canone cinese]], con l'aggiunta delle regole [[mahayana]]mahāyāna contenute nel ''[[Brahmajalasutra]]'' (cin. ''Fanwangjing'', giapp. ''Bonmokyo''). Fanno eccezione le scuole giapponesi [[Tendai]] e [[Zen]] le quali seguono esclusivamente le regole [[mahayana]]mahāyāna contenute nel ''[[Brahmajalasutra]]''.
 
== Il ''samanera'' nelle scuole che seguono le scritture del [[Canone palipāli]] ==
Il '''samanera''' (''m.'', ''f.'' '''samaneri''') è, etimologicamente, un piccolo ''[[samana (asceta indiano)|samana]]'', o asceta.<br>Con questo termine si identifica il monaco novizio (la monaca novizia) che osserva i dieci [[precetti buddhisti|precetti]] in vista dell'accettazione nella comunità dei monaci (delle monache), i ''[[bhikkhu]]'' (le ''[[bhikkhuni]]'') che compongono il ''[[sangha]]''.<br>
La cerimonia in cui si conferma al sangha l'intenzione di abbandonare la vita laica per entrare a far parte della comunità monastica è detta ''[[pabbajja]]'', resa solitamente con la dizione: "andare oltre", nel senso di passare dalla vita di casa alla vita del senza casa, essendo nel canone spesso definito il monaco buddhista un ''[[anagarika]]'', un "senza casa" (da ''a(n)-'', prefisso di negazione, e ''agarija'', uomo di casa).<br>
Il ''samanera'' può rimanere in questo stato o fino alla piena accettazione nella comunità monastica, cui si accede non prima del compimento del ventesimo anno d'età e che è sancita formalmente con una cerimonia detta ''[[upasampada]]'', oppure fino al ritorno allo stato laico, segnato dal prendere di fronte alla comunità monastica che l'ha accettato come novizio i cinque precetti del praticante laico.
 
== Lo ''sramanera'' nelle scuole che seguono le scritture del [[Canone cinese]] ==
Le scuole del [[Buddhismo MahayanaMahāyāna]] di derivazione cinese ([[Cina]], [[Giappone]], [[Corea]] e [[Vietnam]]) dividono la tipologia dello ''sramanera'' in tre classi a seconda dell'età di ingresso: dai 7 ai 13 anni viene denominato 驅鳥 (colui che scaccia i corvi" ovvero colui che è in grado di spaventare gli uccelli); dai 14 ai 19 anni viene indicato come 應法 ("colui che è in grado di seguire la dottrina"), dai 20 ai 70 anni semplicemente come 'sramanera'. La durata del noviziato è di circa un anno ma non si può ottenere l'ordinazione piena a [[monaco buddhista]] prima del compimento dei venti anni di età . Le regole del noviziato dipendono se viene adottato il ''[[vinaya]]'' oppure il solo ''[[Brahmajalasutra]]''. Nel primo caso i precetti sono 36 nel secondo caso sono i primi dieci precetti (cin. ''shíjiè'', giapp.''jikkai'') previsti nel ''[[Brahmajalasutra]]'' che sono: