Lex curiata de imperio: differenze tra le versioni

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Una "'''lex regia de imperio'''" (legge regale sul monopolio della sovranità) è un documento che attesta l'alienazione (ossia il trasferimento) irreversibile ad un sovrano di ogni potere che precedentemente spettava al popolo.
La pretesa alienazione irreversibile di ogni potere dal popolo al Re, secondo la visione che ne daranno alcuni testi falsificati dei tempi di Enrico IV. Tale menzione è nell'altrettanto falsificatoria e filoimperiale ''libello de lite'' detto ''Hadrianum'' (o ''Decretum Hadriani''), che contiene la narrazione del soggiorno fatto da Carlo Magno a Roma presso papa Adriano I nel 774. Della ''lex regia'' si pretende l'esistenza muovendo dalla scoperta della ''lex de imperio Vespasiani'' del 69 d.C., scoperta nel 1347; con conseguenti dibattiti sull'esistenza o meno di leges per il conferimento di potestà agli imperatori romani, se discrete o per stirpe.
Un esempio fondamentale è la "lex de imperio Vespasiani" del 69 d.C., riscoperta e diffusa nel 1347. Essa volle legittimare la titolarità in capo all'imperatore [[Vespasiano]] di tutti i poteri pubblici, così da ufficializzare il consenso da parte del popolo romano ad essere governato da lui.
Fonti specifiche sul concetto di "lex regia de imperio" sono alcuni testi falsificati dei tempi di Enrico IV, e l'altrettanto falsificatorio e filoimperiale ''libello de lite'' detto ''Hadrianum'' (o ''Decretum Hadriani''), che contiene la narrazione del soggiorno fatto da Carlo Magno a Roma presso papa Adriano I nel 774.
 
[[Categoria:Diritto romano]]