Vinaya: differenze tra le versioni

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Esso si compone di 227 precetti per i monaci e 311 precetti per le monache, dettagliate nei relativi ''patimokkha''.
 
Il vinaya [[Mūlasarvāstivāda]] è conservato nel [[Canone tibetano]] dove prende il nome di ''Dul-ba''. Fu tradotto nell'VIII sec.secolo dai monaci [[Kashmiri]] [[Jinamitra]], [[Vidyakaraprabha]], [[Sarvajnadeva]], [[Dharmakara]] e dal dotto tibetano [[Chokro Lui Gyalsen]]. È suddiviso in sette parti contenute in tredici volumi e contiene 253 precetti per i monaci e 364 per le monache.
 
Il [[Canone cinese]], nella sezione 律部 (''[[Lǜbù]]'') [vol. 22-24] 199 rotoli, [[T.D.]] dal n. 1421 al n. 1506, contiene 5 vinaya delle scuole del [[Buddhismo dei Nikāya]]:
*''[[Cāturvargīya-vinaya]]'' (Quadruplici regole della disciplina , 四分律 [[pinyin]]: ''Shìfēnlǜ'', giapp. ''Shibunritsu'') della scuola [[Dharmaguptaka]], tradotto in cinese nel 408 da [[Buddhayasas]] e da Zhu Fonian contiene 250 regole per i monaci e 348 regole per le monache.
*''[[Daśa-bhāṇavāra-vinaya]]'' ( Dieci suddivisioni delle regole monastiche, 十誦律 [[pinyin]] ''Shísònglǜ'', giapp. ''Jūjuritsu'') della scuola [[Sarvāstivāda]] tradotto da [[Kumārajīva]] e [[Puṇyatara]] nel 404 (quest'ultimo morì prima della fine della traduzione che fu successivamente completata da [[Dharmaruci]]). Si compone di dieci libri ed è scomparso nella lingua originale [[sanscrita]] di cui però sono stati rinvenuti più frammenti.
*''[[Pañcavargika-vinaya]]'' (Quintuplici regole della disciplina, 五分律 [[pinyin]] ''Wǔfēnlǜ'', giapp. ''Gobunritsu'') della scuola [[Mahīśāsaka]], tradotto nel 423 dal monaco di scuola [[Mahīśāsaka]] [[Buddhajiva]] su un testo portato in [[Cina]] dallo [[Sri Lanka]] dal monaco cinese [[Faxian]]. Rivisto e completato intorno alla metà del V sec.secolo dai discepoli di [[Kumarajiva]], [[Daosheng]] e [[Huiyuan]].
* ''[[Mahāsāṃghika-vinaya]]'' (Grande Canone delle Regole monastiche, 摩訶僧祇律 [[pinyin]]: ''Móhēsēngqílǜ'', giapp. ''Makasōgiritsu''), della scuola [[Mahāsāṃghika]] portato in Cina all'inizio del V sec.secolo da [[Faxian]] che lo aveva ottenuto a [[Pataliputra]], e da lui tradotto nel 416 con l'aiuto di [[Buddhabhadra]].
*''[[Mūla-sarvāstivāda-vinaya-vibhaṅga]]'' (Vinaya Mūlasarvāstivāda, 根本說一切有部毘奈耶 [[pinyin]]: ''Gēnběnshuōyīqièyǒubù pínàiyé'', giapp. ''Konpon setsuissaiubu binaya'') portato in [[Cina]] e tradotto da [[Yijing]] nell'VIII sec.secolo. Il vinaya Mūlasarvāstivāda conservato nel [[Canone tibetano]] è praticamente identico a quello conservato nel [[Canone cinese]], fatto salvo, in quest'ultimo caso, di aggiunte di molti [[avadana]].
 
La scuola [[Theravāda]] nei vari paesi del Sud-est asiatico in cui è presente, segue il vinaya contenuto nel [[Canone pāli]].
Tutte le scuole tibetane e mongole seguono il vinaya [[Mūlasarvāstivāda]] contenuto nel [[Canone tibetano]].
Tutte le altre scuole buddhiste mahāyāna (cinesi, giapponesi, coreane, vietnamite, etc.) seguono il vinaya [[Dharmaguptaka]] contenuto nel [[Canone cinese]], con l'aggiunta delle regole [[Mahāyāna]] contenute nel ''[[Brahmajalasutra]]'' (梵網經 [[pinyin]]: ''Fànwǎng jīng'', giapp. ''Bonmō kyō'', Il Sutra della rete di Brahma) testo fondamentale per l'ordinazione monastica mahāyāna. Fanno eccezione le scuole giapponesi [[Tendai]] e [[Zen]] le quali seguono esclusivamente le regole [[Mahāyāna]] contenute nel ''[[Brahmajalasutra]]''. Ciò è dovuto alla scelta del fondatore del [[Buddhismo Tendai]], [[Saicho]], il quale nel IX secolo. di rientro da un pellegrinaggio in [[Cina]], decise che erano sufficienti i precetti [[Mahāyāna]]. Essendo tutti i fondatori delle scuole [[Zen]] stati ordinati su piattaforme monastiche [[Tendai]], anche queste scuole del [[Buddhismo giapponese]] adottarono la scelta di [[Saicho]].